lunedì 14 dicembre 2009

4. Abbiamo un Testimonio da cui nessuno potrà mai liberarci; il Testimonio della nostra Coscienza. Deve essere il più Severo, il più Inesorabile dei nostri Giudici.

Nel prosieguo dell’analisi del Decalogo della Scuola di Mistica sembra quasi che per un imperscrutabile disegno superiore si accavalli questo punto fondamentale sulla “Coscienza” con fatti di cronaca diretta.
La cosa ci inquieta per i limiti che abbiamo, sotto il profilo strettamente personale, nella capacità culturale e di preparazione rispetto a siffatta combinazione di eventi e chiediamo fin da ora comprensione da parte di chi ci vorrà leggere se non saremo all’altezza. Abbiamo il conforto di oltre 35 anni ormai di militanza politica perseguita solo attraverso il mantenimento di una coerenza ideale al di fuori – spesso – di camarille partitiche anche se purtroppo con il fango della politica politicante qualche volta siamo stati costretti a sporcarci anche noi gli anfibi e una buona dose di volontà ma la nostra statura non è al livello di grandi pensatori e dunque proviamo semplicemente a ragionare da uomini liberi; con il semplice buon senso ed un pizzico di esperienza.
Perché questa premessa ? Perché quando si affronta il tema della Coscienza innanzitutto nessuno può mettere la mano sul fuoco e dichiararsi presuntuosamente “puro” e immune da ombre; secondariamente ma non per ultimo la difficoltà a scindere la propria convinzione personalissima da fattori contestuali inerenti situazioni oggettive.
Certamente la Coscienza è una di quelle “virtù” (o difetto !?) che ho lo si ha in base ad una chiara educazione percepita che opera su un carattere innato di fondo o può venire prepotentemente alla ribalta solo attraverso un difficile percorso di rimorso e pentimento rispetto a situazioni negative. E’ chiaro comunque che quel “testimonio da cui nessun segreto potrà mai liberarci; il testimonio della nostra coscienza” inevitabilmente entra in gioco per tutti gli esseri umani indistintamente e questo sì senza distinzione di razza, sesso, religione, censo o qualsivoglia altra specificità.
Dunque si arriva al classico esempio dello specchio mattutino in cui ognuno di noi ha da affrontare la propria immagine riflessa (che non riguarda semplicemente l’esteriorità fisica) ed ogni giorno che cade sulla terra diventa inevitabile quel confronto interiore in cui ci si domanda se dobbiamo sputare addosso a quella nostra immagine o possiamo viceversa avere lo Spirito per confermarci la nostra stima di Uomini e Donne veramente Liberi.
Ecco perché è necessario che quel “giudice” non debba essere un “cattivo giudice”  amorale, accondiscente, corrotto/corruttibile od anche solo  impreparato ma deve  essere “IL” giudice che sia il più vicino possibile al trascendente che ci aspetta al di là della vita materiale. Dunque INESORABILE, dunque il PIU’ SEVERO perché sia effettivamente capace di portare un reale cambiamento dentro noi stessi, dentro ognuno di noi.
Perché ciò avvenga è necessario imporre la Volontà al di sopra di ogni cosa e con essa riuscire a imporsi uno stile di vita ed un comportamento quotidiano che possa comportare il rifiuto dei compromessi e nella nostra accezione politica a maggior ragione – paradossalmente rispetto a quello che notoriamente di pensa sia la politica oggi – se si vuole dare un senso compiuto alla parola che immediatamente non può non coniugarsi con la Coscienza, che è la Coerenza.
Per questa ragione in premessa si commentava la strana alchimia dell’analisi di questo punto  con i fatti di cronaca contingente: quanto avvenuto a Berlusconi è la dimostrazione che addirittura qualche volta la capacità della “Coscienza” di concretizzarsi si supera fino a impersonificarsi anche con uno psicolabile che ti colpisce materialmente diventando senza saperlo il tuo “grillo parlante”. La causa di Coscienza che “ha colpito” Berlusconi può essere indistintamente o la sua incoerenza a perseguire il progetto dell’usurocrazia apolide che l’ha messo lì dove è oggi o la sua incoerenza a perseguire una svolta di campo e di progetto dimostrata negli ultimi tempi con atteggiamenti e mosse che senza affondo finale rimangono semplici momenti di esuberanza senile.
Preferiamo per quanto ci riguarda, modestamente, venire colpiti invece, se mai dovesse accadere, per la nostra insistente volontà di mantenere Fede, Coerenza ed Onore al giuramento interiore di essere soldati politici di una Idea per la quale ogni giorno ci guardiamo allo specchio e non sentiamo fortunatamente nessuna necessità di sputarci addosso (come mi diceva ed esortava spesso una compianta Ausiliaria della RSI !) come ormai accade per molti “sinistri”, “centri” e “destri” che divengono pecore belanti alla rincorsa della greppia. Ed è confortante per ognuno di noi sapere e riconoscere che altri Uomini e Donne sanno vivere “pacificamente” con la loro Coscienza.