martedì 29 giugno 2010

Bagattelle.................. destroterminali.

Proponiamo volutamente due comunicati differenti che indicano come le "bagattelle" nella cosiddetta "destra" non terminano mai e mostrano tutta l'inadeguatezza di un pensare che di POLITICO non ha più nulla mentre raccoglie tutto il peggio del "politicante" di questo sistema da combattere. Fortunatamente avevamo da subito dichiarato inammissibile e fuorviante ogni "consulta per l'unità dell'area" - ennesimo specchietto per le allodole - quando é ormai palese la necessità dell'UNIONE DELLE VOLONTA' per quel fronte per il Socialismo Nazionale propedeutico alla costituzione di una vera e propria realtà di lotta e di liberazione nazionale. Eja ! (o........meglio..............AMEN !)


AREA DESTRA HA UNA NUOVA STRUTTURA DIRIGENTE

Pubblicato da mazzanti il 28 - giugno - 2010
Con la riunione del Coordinamento nazionale dello scorso sabato 26 giugno, Area Destra ha ristrutturato la propria organizzazione politica e proceduto contro un ex-membro dell’esecutivo nazionale che, tutt’ora, persiste per evidenti ragioni personalistiche a gettare discredito sul  gruppo dirigente del movimento, creando ostacoli al processo per l’unificazione delle forze di destra, col solo vantaggio di aiutare quanti preferiscono che la Destra resti in un ghetto.
Area Destra, da sabato, ha una nuova guida politica, affidata a Massimiliano Mazzanti, coordinatore nazionale con funzioni di segretario, come da statuto, e condivisa da un nuovo esecutivo che presto, per altro, vedrà l’ingresso di nuovi dirigenti che si sono particolarmente distinti sul territorio nella promozione del movimento.
Area Destra ha anche affidato al Coordinamento nazionale le funzioni che, dopo il primo congresso nazionale, saranno assunte dal Comitato centrale, e ha chiamato Andrea Urso ad assumerne la presidenza, con l’assunzione di un ruolo di garanzia e tutela del movimento che certamente sarà svolto con la dovuta energia, soprattutto in questo momento in cui Area Destra è sottoposta ad attacchi strumentali.
Per evidenti ragioni, è necessario sottolineare che la riunione di sabato 26 giugno, a cui hanno preso parte 8 componenti del Coordinamento nazionale, mentre un nono, Alberto Ferretti, impossibilitato a partecipare per improvvise ragioni di lavoro, ha scelto di farsi rappresentare proprio dal Coordinatore nazionale, era perfettamente legittima, così come legittime sono le determinazioni assunte in quella sede. A conferma di quanto detto, le calorose testimonianze di approvazione dei risultati dell’importante riunione già pervenute da parte dei più impegnati e capaci dirigenti di Area Destra sparsi in tutta Italia.
Contro le persone che continuano a sostenere tesi diverse, senza neanche il coraggio di adire vie legali per far valere inesistenti interpretazioni differenti da quella qui esposta, il Coordinatore nazionale ha pregato il presidente del Coordinamento nazionale, quale massima autorità di garanzia del movimento, di intraprendere tutte le necessarie strade giudiziarie a tutela dell’onorabilità dei dirigenti e del movimento stesso.
Nella speranza e nell’intenzione di parlare e discutere, di qui in avanti, solo di linee politiche e programmi di sviluppo, il Coordinatore nazionale augura a tutto il partito buon lavoro e ringrazia tutti gli iscritti e i dirigenti del movimento per la fiducia accordata.
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UNA REPLICA...........

COMUNICATO

I soci Fondatori riunitisi il 26.0610 a Tor di Quinto – Roma, Alessandro Pucci, Cristiano Lancianese, Piervincenzo Squadrilli, Giovanni Obligato, Emanuele Cerroni, Maurizio De Ritis, alla presenza di Dirigenti Nazionali, Regionali e Militanti di Area Destra, preso atto del tentativo da parte di alcuni soci fondatori e dirigenti nazionali di far fallire la Consulta per l’Unità dell’Area, che con comportamenti ostruzionistici hanno ostacolato il cammino intrapreso inizialmente così come dettato dallo Statuto del Movimento.

Vista l’impossibilità di sanare divergenze sorte all’interno dell’Esecutivo sull’interpretazione dello Statuto del Movimento; disattesa da parte di taluni la Convocazione a Tor di Quinto annunciata nei tempi e nei modi dovuti ed allargata anche a tutti i dirigenti Locali e Nazionali del Movimento, membri del Coordinamento Nazionale e militanza tutta; non riconoscendo la legittimità della riunione convocata il 26.06.2010 presso l’Hotel De Roussie con un O.d.G. non approvato dall’Esecutivo (che non è stato mai ratificato dal Coordinamento Nazionale composto dai 17 Soci Fondatori e massimo ed unico garante del Movimento Area Destra), dichiarano fin da ora NON valide, illegittime e NON conformi allo Statuto, le decisioni e gli incarichi che una parte dei soci fondatori e membri del Coordinamento Nazionale hanno annunciato.

Si fa presente che non essendo possibile avere come prima libertà l’accesso al sito web del Movimento, questa Comunicazione sarà inviata attraverso ogni libero canale di comunicazione.

Area Destra nasceva per essere un Movimento transitorio che intendeva riunificare le realtà politiche a "destra" della Pdl.

Il Suo gruppo dirigente ed i fondatori hanno profuso, ognuno per le sue possibilità, ogni sforzo atto a conseguire le finalità costitutive della stessa AD.

Venendo a mancare, in primis, la coesione di questo gruppo dirigente e di seguito anche la non volontà di alcuni suoi componenti a lavorare insieme agli altri gruppi dell'Area, ci sentiamo in dovere di denunciare questo comportamento “badogliano”, nonostante che in ogni modo nelle trascorse settimane abbiamo con ogni mezzo cercato di ricompattare la dirigenza del Movimento, per non creare ulteriori dissensi e/o scontri all'interno di un mondo già provato da delusioni ed aspettative non mantenute.

Noi soci Fondatori e Membri del Coordinamento Nazionale insieme ad altri Dirigenti e Militanti del Movimento, rilasciamo questo Comunicato, ribadendo che in tutte le sedi opportune promuoveremo azioni atte a garanzia dell’Atto Costitutivo e dello Statuto del nostro Movimento.

Ribadiamo con forza, onestà e lealtà che mai abbiamo cercato la contrapposizione, ma una discussione, anche accesa, chiara e definitiva sul futuro di Area Destra.

In Roma, 28 Giugno 2010.

martedì 22 giugno 2010

Il gatto e la volpe al servizio del "re di prussia".

La polemica in essere tra il Fini "nazionalista" ed il Bossi "secessionista" nasconde in realtà la medesima volontà eterodiretta di disgregrazione del concetto stesso di italianità che proviene dalle profondità della Storia e della Tradizione e che é l'ultimo (ridotto) scoglio che rimane per evitare di divenire schiavi senza patria e senza volto.
Il meccanismo é regolato come un orologio (svizzero !?); al di là del ridicolo forse non é un caso che addirittura un parlamentare elvetico ha proposto che i Cantoni di confine con l'Italia possano promuovere referendum per verificare l'opportunità di "annettersi" i territori limitrofi oggi sotto bandiera tricolore.
Ma ritornando seri é da tempo che insistiamo sul ricordare come nei piani del cenacolo del panfilo britannia la costituenda agenda globalizzatrice potesse prevedere uno smembramento "morbido" del Belpaese tanto da essere prefigurato poi ufficialmente nel corso di una ricerca della Fondazione Agnelli con il progetto delle macroregioni già ideologizzato - tra gli altri - da quel Prof. Miglio che non solo fu tra i "rabbi" di Bossi, ma aveva acclaratamente rapporti con Soros notoriamente punta di lancia della speculazione usuraia apolide ed internazionale.
Ricordate la tattica del "bastone e della carota", o quella abitualmente insegnata alle "guardie" per gli interrogatori per cui c'é chi mena e c'é chi ti offre la sigaretta !?
Ecco; Bossi e Fini a turno si muovono secondo la logica loro imposta da chi li tiene a "libro paga" e pertanto sono entrambi da ritenere - come tutto il resto della casta, compresi i ridicoli "sinistri" ieri antinazionali per ideologia ed oggi patriottardi della 25ma ora - i Nemici della Stirpe Italica.
Contro di Essi, nessuno escluso, siamo pronti a stringerci a coorte con chiunque vorrà operare per la LIBERAZIONE NAZIONALE.

venerdì 11 giugno 2010

Panem et circenses

Inizia la kermesse dei mondiali di calcio e pur amando anche noi, come molti, in sé e per sé il gioco (fino a quando é stato veramente un "gioco") é evidente che questa manifestazione cade a fagiolo per la "cupola usurocratica" intenta a salvare sé stessa e la casta di appartenenza dal naufragio globale in cui noi speriamo coli a picco molto presto.
Cosa c'é di meglio della "lobotomizzazione di massa" del "tifo nazionale" anche se ormai nessuno, in quasi tutti i "paesi", sa di appartenere ad una Comunità Etica e di Stirpe completamente cancellata dalla globalizzazione, dal meticciato culturale e biologico ?
Ed allora per un mese intero via i problemi dalla testa dopata da effluvi di parole, da migliaia di ore di immagini catotoniche, da discussioni al bar dello sport, da tribali mascheramenti identitari che durano lo spazio di 90 minuti salvo poi ritornare ad essere un anonimo "cittadino del mondo".
Non é snobismo perché certo non ci rifugiamo in una caverna e guarderemo anche noi l'esito del calcio giocato (l'unica cosa ancora appassionante quanlche volta per l'abilità dei singoli uomini in campo) ma é il nostro modo di solleticare le coscienze per tenerle sveglie dal torpore indotto che vogliono produrre coloro i quali temono - ed a ragione - che senza "panem et circenses" si arrivi in fretta a conclusione di questo vecchio mondo scemo !
Ecco perché approfittiamo anche della sagacia e dell'estetica grafica del Laboratorio Politico Forza Uomo approfittando del loro ultimo manifesto per accompagnare queste nostre piccole riflessioni.

martedì 8 giugno 2010

Ragioniamo sul tema Fascismo vs. estrema destra.............


Ringraziamo gli autori del video (Il covo mastertopforum) il cui sito é raggiungibile con il link sul titolo.

giovedì 3 giugno 2010

COMUNICATO NR. 03 della CONFEDERATIO (INIMICA TYRANNIS)


Il 2 Giugno 2010 a Isola Farnese si sono riuniti gli Uomini Liberi della CONFEDERATIO (la cui "firma digitale" é l'mmagine a fianco) e dalla riunione del costituito Direttivo é stato deliberato quanto segue:

1) Le autonomie operative delle diverse associazioni si identificano a Comunità di Popolo in rappresentanza delle categorie nazionali NON GARANTITE dalla partitocrazia.

2) Le autonomie convergono periodicamente, e su fatti d'attualità contingente, in comunicati ufficiali di espressione comunitaria ed in azioni pubbliche di manifestazione del loro pensiero.

3)  Gli elementi essenziali che identificano la CONFEDERATIO sono stati individuati nei seguenti punti strategici:

- sovranità monetaria, militare, politica ed economica dell'Evropa,

-   lotta alla ideologia economicista,

- alternativa di Democrazia Partecipativa contro ogni assemblearismo partitocratico,

-  riconoscimento delle Identità Popolari.

La verifica di eventuali convergenze con altre realtà é subordinata alla condivisione dei punti espressi e verrà valutata dal Direttivo.
Sin da ora é confermato che in ogni caso NON verranno poste pregiudiziali così come NON ne verranno accettate.

Isola Farnese, 02 Giugno 2010

LABORATORIO POLITICO "FORZA UOMO"
CENTRO STUDI SOCIALISMO NAZIONALE
ASSOCIAZIONE CULTURALE "GENEROSO SIMEONE"
CENTRO STUDI ARCO E CLAVA
CENTRO STUDI CURSUS HONORUM
CIRCOLO CULTURALE CLEMENTE GRAZIANI.

Il discorso del presidente turco Recep Tayyip Erdoğan sul massacro della Freedom Flotilla

Oggi non voglio rivolgermi solo al mio amato popolo ma a tutta l’umanità.
Desidero appellarmi alla coscienza, ai cuori e alle menti di tutta l’umanità, vorrei condividere con coraggio le mie sensazioni.
Ieri, nel buio più profondo della notte, si sono verificati due sanguinosi attacchi.
Il primo è stato l’attentato terroristico contro le nostre truppe di stanza alla base navale Iskenderun. In questo malvagio e feroce attentato, sei dei nostri soldati sono morti, e ora sono diventati martiri. Sette sono rimasti feriti.
Il secondo, all’alba nelle acque del Mediterraneo, il cuore dell’umanità ha ricevuto una delle ferite più gravi che essa abbia mai conosciuto nella storia. Le navi cariche di aiuti, provenienti da cuori umanitari, queste navi che stavano facendo affluire aiuti sono state ostacolate con le armi, dalla violenza e dalla tirannide.
Coloro che con pietà, compassione ed umanità hanno rifornito queste navi, non sono riusciti a raggiungere la loro destinazione, perchè contro di loro si è dato sfogo ad una carneficina.
Ieri, dando inizio alle operazioni di mattina, elementi armati dell’Esercito israeliano hanno fermato gli aiuti umanitari, provenienti da più di 32 paesi ed inviati al popolo di Gaza, con 600 persone a bordo della Free Gaza Flotilla, in acque internazionali, ed in modo assolutamente illegale hanno attaccato spargendo il sangue di innocenti esseri umani.
Dopo questo violento attacco, sfociato in morti e feriti, gli israeliani hanno preso il controllo e sequestrate le navi cariche di aiuti umanitari. Di questo attacco bestiale contro quelle donne, quei giovani e quegli esponenti religiosi che la nave stava trasportando, esprimo ancora una volta la mia ferma e forte condanna.
L’ho dichiarato in Cile. Qui lo ribadisco un’altra volta. Il sanguinoso massacro commesso da Israele contro le navi che portavano aiuti umanitari a Gaza, è una strage che merita qualsiasi tipo di maledizione e condanna. Questa è chiaramente una violazione della legge internazionale, un attacco al cuore dell’umanità e alla pace mondiale, e dico al cuore dell’umanità perché su quelle navi vi erano persone di tutte le nazionalità e religioni.
Solo persone, che stavano portando aiuti umanitari a coloro che stanno subendo un embargo, la popolazione di Gaza. Le navi, prima che partissero, avevano apertamente dichiarato al mondo intero il loro carico, le loro intenzioni, la loro missione. Come testimoni di questo soccorso evidentemente umanitario da parte del mondo e del nostro paese, anche 60 giornalisti sono saliti a bordo delle navi. In acque internazionali, in mare aperto, è avvenuto questo attacco armato contro 600 persone e 6 navi che stavano trasportando aiuti a persone oppresse, affamate e alle quali sono state distrutte le case—si tratta chiaramente di un attacco che va contro i principi basilari delle Nazioni Unite.
Le navi salpate, che sia dalla Turchia o da altri paesi, erano state completamente rifornite per realizzare un proposito umanitario, essendo cariche di soccorsi. Secondo regole di traffico navale, le navi erano state rigorosamente controllate. Inoltre, a bordo non vi erano altro che civili e volontari. Le navi battevano bandiera bianca. Nonostante tutte quelle condizioni, le navi hanno subito un’aggressione armata.
Come sapete, al momento eravamo in visita in America Latina come da programma. A causa di quest’orrendo attacco terroristico avvenuto in Hatay e dell’aggressione illegale di Israele contro le navi degli aiuti umanitari, abbiamo dovuto abbreviare la nostra agenda in Cile per tornare subito in patria. Abbiamo seguito attentamente gli eventi sin dall’inizio. Abbiamo adottato le misure necessarie, insieme ai nostri amici in Turchia.
Ieri mattina, alle 6 e 30, il deputato Bulent Arınc, insieme ai rispettivi ministri e rappresentanti amministrativi, ha organizzato un meeting sul da farsi in cui abbiamo ponderato la questione sotto ogni punto di vista. Il nostro Ministero degli Esteri, i nostri servizi d’intelligence, le rispettive dirigenze e forze armate hanno seguito gli eventi molto attentamente.
Il nostro Ministro degli Esteri e quello della Difesa, parlando al telefono con il Ministro della Difesa israeliano, hanno espresso con forza la nostra reazione e il nostro disappunto. Ed io, insieme ai miei ministri, valutando gli eventi tutta la notte, sono rimasto ininterrottamente in contatto con la Turchia. D’altra parte, ho stabilito contatti con la comunità internazionale e per ora questo modo di agire va avanti.
In tale contesto, ho disposto sul tavolo qualsiasi cosa sia necessaria per agire in tutte le dimensioni di questa situazione. Ho adottato urgentemente tutte le misure necessarie. Le Repubblica turca sta ricorrendo a tutte le possibilità, tra quelle messe a disposizione dalla legge internazionale e dalla diplomazia. E la Turchia continuerà a ricorrervi. In quest’ottica, l’ambasciatore turco a Tel Aviv è stato richiamato. Tre operazioni militari congiunte che erano in agenda sono state annullate. Il nostro Ministro degli Esteri è andato a New York e il Consiglio di Sicurezza dell’ONU è stato convocato per una sessione urgente ed è stato assicurato che questo meeting straordinario ed urgente si terrà.
Il Consiglio di Sicurezza ONU ha rilasciato una dichiarazione che condanna Israele. In questa si è richiamata l’attenzione sulla necessità di aprire un’inchiesta, di rilasciareimmediatamente i civili e i feriti. Le partite della nostra squadra giovanile di calcio sono state annullate. Il Consiglio della NATO è stato convocato per un meeting straordinario. Inoltre, l’Organizzazione della Conferenza Islamica, la Lega Araba, l’Unione Europea e tutti i rispettivi rappresentanti istituzionali sono stati contattati, le istituzioni internazionali sono state richiamate in servizio. L’Organizzazione della Conferenza Islamica terrà un incontro lunedì.
Inoltre, è stato fatto ogni sforzo per assistere i feriti e portarli in Turchia, e da parte nostra è stato preso ogni provvedimento. Israele, impedendo alla comunità internazionale, sin dall’inizio dell’incidente, di avere informazioni, ora deve informare l’opinione pubblica mondiale in modo veritiero e non deve astenersi dal cooperare a livello internazionale.  Israele deve capire la gravità della situazione e smettere di commettere simili e sbagliate azioni. A questo punto il comportamento d’Israele è sotto gli occhi di tutti e l’opinione pubblica si sta facendo una sua idea. Coloro che hanno preso parte a questo sforzo sono in contatto e stanno agendo di comune accordo con quei paesi i cui cittadini hanno preso parte alla flotilla.
Le navi battono bandiere turche, greche e delle isole Comore, ci sono persone provenienti da 32 paesi. Mi aspetto che anche quei paesi esprimano le necessarie rimostranze. Pertanto, dico ancora una volta che Israele deve immediatamente togliere l’inumano embargo inflitto a Gaza. Israele non deve impedire che gli aiuti umanitari giungano a destinazione.
Cari compagni, come sapete noi portiamo avanti, in collaborazione con la Spagna, il lavoro dell’Alleanza delle Civiltà. Il nostro fine e la nostra missione è rafforzare la convinzione che diverse religioni, differenti culture e civiltà possano coesistere pacificamente una accanto all’altra. E’ una battaglia portata avanti affinché, piuttosto che odio ed ostilità, l’amore possa trionfare.
Purtroppo, devo dirlo, l’incidente accaduto ieri, dal punto di vista della civilizzazione e della cultura globale dell’umanità, ha segnato un punto nerissimo. Dal punto di vista della storia dell’umanità, questa vicenda è stata registrata come una grave vergogna. Attaccare con armi navi cariche di aiuti umanitari, massacrare gente innocente, minacciare civili come fossero terroristi, è una grande sconfitta sotto questo aspetto. Un atto odiosamente feroce e vigliacco, frutto di sprezzante e sconsiderata presunzione. [20 secondi di applausi].
Lo sappiamo, la guerra come la pace ha le sue leggi. In guerra non si attaccano i bambini, in guerra non si attaccano le donne e gli anziani, in guerra non si attaccano i civili o gli esponenti religiosi, in guerra non si attaccano coloro che sventolano la bandiera bianca, non si attaccano dottori e soccorritori; non in tempo di guerra ma in tempo di pace, chi commette queste cose non solo viola la legge ma allo stesso tempo calpesta coi propri piedi l’umanità, non ne fa più parte.
Tiranni, malfattori e persino pirati hanno particolari sensibilità, seguono particolari codici morali. Coloro che non seguono una morale o un’etica, coloro che agiscono con nessuna sensibilità, definirli tiranni, malfattori o pirati sarebbe perfino un complimento. Di fatto, assalendo un’imbarcazione con volontari provenienti da 32 paesi, Israele ha sfidato il mondo. La pace mondiale è stata ferita gravemente. Questo sfrontato, irresponsabile e sconsiderato governo che non riconosce alcuna legge e calpesta qualsiasi tipo di virtù umanitaria, questo attacco del governo Israeliano deve essere punito in qualunque modo.
Da un governo, che ha fatto del mentire la sua politica di stato e che non si vergogna per il crimine che commette, non ci si può aspettare che apra un’inchiesta e la comunità internazionale deve indagare su questo incidente in tutte le sue dimensioni e fornire un verdetto.
La Turchia non si accontenterà di restare a guardare di fronte a quanto accaduto. La Turchia non è uno stato giovane e senza radici. Non è uno stato tribale! Sarebbe meglio che nessuno tentasse di scherzare con questa nazione per metterne alla prova la sua pazienza. Per quanto preziosa possa essere l’amicizia della Turchia, non è nulla in confronto alla sua inimicizia.
Perdere i rapporti e l’amicizia della Turchia è di per sè un prezzo da pagare. Noi abbiamo sempre avuto una storica amicizia e collaborazione con il popolo israeliano ed ebraico. Quindi penso veramente che quegli israeliani che hanno visto con le lacrime agli occhi questo attacco sanguinoso e che lo condannano severamente, comprendono molto bene che questo incidente non giova alla dignità umana, quanto sia un grande sbaglio e quanto rappresenti un colpo durissimo per l’amicizia dei due paesi.
La questione non riguarda il rapporto tra Turchia ed Israele. Il punto è l’attuale sregolatezza d’Israele e il riconoscere le pratiche disumane dell’attuale governo, il suo ricorrere alla violenza, allo spargimento di sangue, il suo mostrare atteggiamenti che minacciano la pace.
In Medioriente, la Turchia si è da sempre schierata con la pace. Ha contribuito alla stabilità e alla sicurezza della regione. Nel recente passato, anche la Turchia ha contribuito alla normalizzazione delle relazioni di Israele con la Palestina, la Siria ed il Libano. Adesso Israele si mette in mostra prendendo il più importante difensore nella regione e ponendosi da avversario ad esso. Da adesso in poi, Israele deve abbandonare la sconsideratezza che mostra giustificando in nome della sicurezza l’ingiustizia commessa, bollando le critiche come antisemitismo.
Esiste un’idea israeliana in cui la violenza rappresenta la sua politica, Israele considera legittimo il poter opprimere, tirannizzare, martoriare e non esita a spargere sangue. Adesso le azioni illegali d’Israele non possono più essere coperte, esser intenzionalmente rappresentate in modo erroneo e venir ignorate. E’ giunto il momento che la comunità internazionale dica BASTA!
Ho appena parlato con il Segretario Generale dell’ONU. Anche lui sta venendo a New York. E questa sera alle 20, il Presidente Obama ha detto che parlerà anche con lui. In questa sede dichiaro che parlerò con loro proprio di queste questioni.
Indubbiamente, i metodi aggressivi di Israele traggono origine dal potere che ricevono altrove. A questo punto, come Turchia la nostra precisione è chiara. E ieri dal Cile ho parlato con un rappresentante di uno stato membro permanente del Consiglio di Sicurezza dell’ONU, la signora Merkel. Oggi ho parlato con altri rappresentanti. Ho discusso con il nuovo Primo Ministro inglese, anche lui ha chiamato e anch’io gli parlerò, l’ho chiamato prima e abbiamo parlato, oggi discuteremo queste cose di nuovo. E parleremo anche con gli altri.
Non possiamo permettere che Israele gestica da solo quel che ha combinato. Non possiamo dire al governo israeliano di poter fare cosa vogliono. Tutto ha un prezzo. E questo governo dovrà pagarlo.
A causa di questo genere di pensiero che non rispetta la vita umana, del fatto che gli israeliani trovano impossibile rispettare alcun diritto e alcuna legge, noi non possiamo assumere un atteggiamento pacifico, cari amici. E’ impossibile accettare questo genere di pensiero che non tiene conto dell’essere umano e non rispetta i diritti umani.
Uno Stato che tiene conto della sicurezza dei propri cittadini non può conseguirla con azioni che portano odio e inimicizia dal mondo intero.
Un’amministrazione che non considera gli altri, eccetto i propri cittadini, come esseri umani non può essere interessata a ciò che viene definita pace.
Israele ha dissipato uno alla volta i propri schermi protettivi, perdendo uno dopo l’altro i propri alleati, isolandosi. L’amministrazione israeliana, provocando rancori e odio in Medioriente, sta facendo saltare in aria la pace della regione, poichè l’instabilità sta aumentando, il contenuto del vaso di Pandora dilaga come iodio.
La comunità internazionale deve immediatamente prendere provvedimenti.
Qui vogli appellarmi anche al popolo israeliano. Noi siamo sempre stati contro l’antisemitismo. Abbiamo alzato la nostra voce contro l’ingiustizia perpetrata contro il popolo ebraico. Abbiamo contribuito affichè il popolo israeliano possa vivere in pace ed in sicurezza in Medioriente. Ora, come popolo israeliano, tocca a voi mostrare uguale atteggiamento umano e sensibile, dicendo “Basta commettere queste crudeltà”.
La politica di violenza mostrata dalla coalizione di governo, in violazione di ogni tipo di diritto e di legge, sta totalmente mettendo da parte gli interessi di Israele. Sta chiaramente mettendo a rishio la vostra pace e sicurezza. A causa dell’atteggiamento aggressivo del vostro governo, lo Stato d’Israele assume una posizione di pirateria, ricorrendo al banditismo.
Quei governanti sconsiderati, pensano di governare uno stato con le bugie, l’inganno, lo spargimento di sangue, con l’aggressività, la pirateria, il terrorismo, il massacro di persone innocenti. Ma quei politici sconsiderati prima di tutto danneggiano Israele ed il suo popolo. Voi, prima di ogni altra cosa, dovete dire basta a tutto questo. A proposito, ringrazio la comunità ebraica turca che ha espresso la sua giusta e sincera reazione a questo accadimento. I nostri cittadini ebrei, quali membri del popolo turco, hanno difeso e continuano a difendere fino all’estremo la giusta posizione della Turchia.
Che qualcuno giudichi con odio i nostri cittadini ebrei o di trattarli in una maniera particolare non è accettabile, non può esserlo e mai dovrebbe esserlo.
Cari fretelli e sorelle, oggi è un nuovo giorno. Oggi è un nuovo inizio. Niente sarà più come prima, ciò appare ovvio. Uno Stato aggressivo che liberamente uccide e massacra, non può giustificarsi di fronte all’umanità senza provar rimorso, senza che sia chiamato a rispondere, non può essere accettato dalla comunità internazionale.
Quelle navi erano tutte navi di compassione. E il loro carico era il cuore dell’umanità. A 72 miglia dalle proprie acque, completamente in acque internazionali, Israele ha messo in atto un’operazione contro una nave, una nave di civili e non militare, non è nemmeno consentito fare una cosa del genere. Fare un’operazione militare contro una nave civile, perfino l’arresto dei suoi passeggeri, è già di per sè un crimine. Attaccare persone innocenti, spargere sangue e massacrare è chiaramente un atto di terrorismo di stato.
Loro negano e dicono di esser stati attaccati, che gli hanno sparato contro. Siamo stufi delle vostre menzogne, siamo stufi. Siate sinceri, siate onesti.
Le navi catturate devono essere rilasciate immediatamente, insieme allo staff e ai volontari. Insieme agli attivisti e ai membri del Parlamento europeo, ai 60 giornalisti, insieme a quella donna che era a bordo con il figlioletto di 1 anno, il piccolo Kaan;  nessuno ha il diritto di presentare queste navi come se avessero tutt’altre intenzioni, propositi o fini fuorchè consegnare aiuti umanitari. Questo attacco ha dimostrato ancora una volta la disumana oppressione e crudeltà che Israele infligge da anni ai Palestinesi e a Gaza.
L’ho detto precedentemente. I governanti israeliani, a cui abbiamo detto in faccia quanto bene sanno come uccidere, hanno mostrato ancora una volta al mondo quanto siano bravi a compiere massacri. Indulgenza, mettere le manette perfino ad innocenti persone gravemente ferite a cui hanno sparato. Diamine! Come si può giustificare questo? Steso sulla barella, ferito, e voi gli mettete le manette! Si può spiegare questo con i diritti umani e i valori universali? Non è più possibile dire al mondo quanto queste fossero manifestazioni di umanità.
Tutte le persone, nel mondo, condannano questa evidente crudeltà, lo so. Ma condannare e basta non è più sufficiente, dobbiamo ottenere risultati. A tutti coloro che nel mondo hanno a cuore la giustizia, dovreste sapere che un giorno sarà la giustizia a trionfare e non il potere, è questo che voglio.
La Turchia sfrutterà tutte le opportunità che la legge internazionale consente. A questo punto ci muoveremo di comune accordo con la comunità internazionale. Desidero che tutta l’umanità concentri la propria attenzione su questa questione. Con la sua politica dello spargimento di sangue, Israele non può legittimare con nessuna scusa questo omicidio illegale e sanguinoso, non può giustificarlo.
Israele non ha alcun valido motivo, nessuna scusa da offrire per lavare le sue mani insanguinate. La questione, il caso provocato dal sanguinoso attacco nel Mediterraneo, non è un problema tra due paesi ma un problema per il mondo intero. Ritengo che nessun paese che tiene conto di valori umani e virtù, che nessuna istituzione internazionale resterà solo a guardare di fronte ad un delitto di simili dimensioni.
Da adesso in poi, chiunque chiuda i propri occhi di fronte alle sanguinose aggressioni israeliane, chiunque le ignori, farebbe bene a sapere di essere complice di questi crimini. E’ chiaro che la questione non riguarda il diritto di difendersi dal terrorismo, non si tratta di lotta al terrorismo, la questione è che il tentativo di compiere un massacro contro una città, contro tutte le persone di una città in modo da sterminarle completamente, è stato dimostrato ancora una volta da questo ultimo incidente accaduto.
Voi scaricate bombe su queste persone, sperimentate il fosforo su di esse, bombardate ospedali, moschee, attaccate scuole, bombardate parchigiochi, prendete di mira perfino gli uffici ONU, e come se queste azioni illegali non bastassero, tagliete pure ogni tipo di rifornimenti a questa gente.
E dopo tutto questo, non tratterrete i soccorritori che hanno provato a consegnare cibo, medicine e materiali edili a questa gente, per sentire la vostra barbarie disumana.
Chiunque altro può perdonare ed indulgere a questa illegalità. Lo dico apertamente e lo sottolineo, Israele potrà anche sostenerlo ingannevolmente ma non dovrebbe commettere l’errore di paragonare la Turchia ad altri. Un simile errore avrà un alto prezzo da pagare.
Israele, che ha sparato su innocenza e pietà, con questo delitto commesso in mare aperto, ha scelto l’isolamento dal monto intero. Ha scelto di isolarsi.
Lo ripeto ancora una volta. Se tutti rimangono zitti, se tutti chiudono gli occhi, se tutti voltano le spalle, noi, come Turchia, non volteremo le spalle alla Palestina, ai palestinesi e a Gaza. Noi non chiuderemo i nostri occhi! Non smetteremo di piangere per la Palestina!!!
Miei cari fratelli e sorelle, la nostra nazione deve essere risoluta. La nostra gente deve avere la dignità che si conviene alla Turchia. La porteremo nei nostri cuori. Tutti insieme cureremo le ferite dei nostri feriti.
Apprendiamo con soddisfazione che in ogni angolo di Turchia la nostra gente sta seguendo la vicenda attentamente e con grande sensibilità, sta mostrando le sue reazioni  democraticamente e legalmente. E’ opportuno che la nostra gente si esprima. Credo che tutti i nostri cittadini manterranno la loro determinazione, e agiranno con dignità e buon senso. Tutti dovrebbero saperlo ed starne certi, le navi cariche di amore e d’amicizia provenienti dal cuore dell’umanità, un giorno supereranno ogni ostacolo e barriera, giungendo a destinazione.
A coloro che sostengono questa disumana ed illegale operazione;
Tanto voi sostenete l’illegalità, quanto noi sosteniamo le leggi.
Tanto voi sostenete le operazioni sanguinose, l’aggressività, il terrore, altrettanto faremo noi con la giustizia.
Tanto voi siete contro i civili, gli oppressi di Gaza e la Palestina, quanto noi stiamo a loro vicini, sostenendo i civili, gli innocenti, i palestinesi e la gente di Gaza.
Siamo onorati di avere questo status che la storia ci conferisce, ne andiamo fieri, e inoltre, d’ora in poi, continueremo ad agire seguendo la missione che la nostra storia, la nostra civiltà e la tradizione del nostro Stato ci hanno conferito.
1 giugno 2010
Traduzione a cura di Diego Traversa per www.palestinethinktank.com e www.gulagnik.wordpress.com