venerdì 11 giugno 2010

Panem et circenses

Inizia la kermesse dei mondiali di calcio e pur amando anche noi, come molti, in sé e per sé il gioco (fino a quando é stato veramente un "gioco") é evidente che questa manifestazione cade a fagiolo per la "cupola usurocratica" intenta a salvare sé stessa e la casta di appartenenza dal naufragio globale in cui noi speriamo coli a picco molto presto.
Cosa c'é di meglio della "lobotomizzazione di massa" del "tifo nazionale" anche se ormai nessuno, in quasi tutti i "paesi", sa di appartenere ad una Comunità Etica e di Stirpe completamente cancellata dalla globalizzazione, dal meticciato culturale e biologico ?
Ed allora per un mese intero via i problemi dalla testa dopata da effluvi di parole, da migliaia di ore di immagini catotoniche, da discussioni al bar dello sport, da tribali mascheramenti identitari che durano lo spazio di 90 minuti salvo poi ritornare ad essere un anonimo "cittadino del mondo".
Non é snobismo perché certo non ci rifugiamo in una caverna e guarderemo anche noi l'esito del calcio giocato (l'unica cosa ancora appassionante quanlche volta per l'abilità dei singoli uomini in campo) ma é il nostro modo di solleticare le coscienze per tenerle sveglie dal torpore indotto che vogliono produrre coloro i quali temono - ed a ragione - che senza "panem et circenses" si arrivi in fretta a conclusione di questo vecchio mondo scemo !
Ecco perché approfittiamo anche della sagacia e dell'estetica grafica del Laboratorio Politico Forza Uomo approfittando del loro ultimo manifesto per accompagnare queste nostre piccole riflessioni.