martedì 22 giugno 2010

Il gatto e la volpe al servizio del "re di prussia".

La polemica in essere tra il Fini "nazionalista" ed il Bossi "secessionista" nasconde in realtà la medesima volontà eterodiretta di disgregrazione del concetto stesso di italianità che proviene dalle profondità della Storia e della Tradizione e che é l'ultimo (ridotto) scoglio che rimane per evitare di divenire schiavi senza patria e senza volto.
Il meccanismo é regolato come un orologio (svizzero !?); al di là del ridicolo forse non é un caso che addirittura un parlamentare elvetico ha proposto che i Cantoni di confine con l'Italia possano promuovere referendum per verificare l'opportunità di "annettersi" i territori limitrofi oggi sotto bandiera tricolore.
Ma ritornando seri é da tempo che insistiamo sul ricordare come nei piani del cenacolo del panfilo britannia la costituenda agenda globalizzatrice potesse prevedere uno smembramento "morbido" del Belpaese tanto da essere prefigurato poi ufficialmente nel corso di una ricerca della Fondazione Agnelli con il progetto delle macroregioni già ideologizzato - tra gli altri - da quel Prof. Miglio che non solo fu tra i "rabbi" di Bossi, ma aveva acclaratamente rapporti con Soros notoriamente punta di lancia della speculazione usuraia apolide ed internazionale.
Ricordate la tattica del "bastone e della carota", o quella abitualmente insegnata alle "guardie" per gli interrogatori per cui c'é chi mena e c'é chi ti offre la sigaretta !?
Ecco; Bossi e Fini a turno si muovono secondo la logica loro imposta da chi li tiene a "libro paga" e pertanto sono entrambi da ritenere - come tutto il resto della casta, compresi i ridicoli "sinistri" ieri antinazionali per ideologia ed oggi patriottardi della 25ma ora - i Nemici della Stirpe Italica.
Contro di Essi, nessuno escluso, siamo pronti a stringerci a coorte con chiunque vorrà operare per la LIBERAZIONE NAZIONALE.