E' di nuovo tempo di saldi - in senso commerciale - anche se ormai di soldi (veri) ce ne sono sempre meno ma il post di oggi intende invece parlare soprattutto di "saldi" in termini politici.
Le manovre di palazzo della casta prevedono (con tanto di tabelle già proposte al vaglio dei sondaggisti) la creazione di un "terzo polo" che andrebbe a collocarsi intorno ad un ipotetico 22% al centro dello schieramento schematico tra la "destra" del Pdl e la "sinistra" del Pd senza elle e dove finisce marginale ormai l'antagonismo "duro e puro" dei comunisti con un misero 1%; l'antagonismo "duro e puro" dei destroterminali invece nemmeno viene ormai pesato il che significherebbe che é sotto la soglia del punto pieno.
Tutto questo non viene indicato sulla base del cosiddetto corpo elettorale nel suo complesso ma come somma 100 su una "base elettorale" ormai prevedibile non superiore al 60% e dunque con un peso complessivo di italiani disillusi, delusi ed incazzati che é - di fatto - maggioranza relativa.
Dunque i "saldi" della politica di questa estate propongono al "consumatore" offerte a "basso costo" perché ormai pure a "basso profilo" se si pensa che i contendenti sarebbero un berlusconi, un bersani (o peggio un di pietro !?) e naturalmente un fini (probabile faccia - di gomma - elettorale dell'agglomerato centrista in compagnia dei rutelli e dei casini.....(in senso nominale ma anche.....letterale...!).
A questo punto dobbiamo verificare meglio il perché risultano improponibili al "marketing elettorale" appunto certi finti antagonismi targati ........."comunismo" e "neofascismo".
Sul primo pesa soprattutto secondo nostro modesto avviso un errore di fondo che si richiama principalmente alla perdita identitaria di difesa delle "classi sociali" salariate NAZIONALI sfruttate dal turbocapitalismo, a cui invece di fornire un motivo di lotta convincente di rivendicazione del Diritto e della Dignità al e del Lavoro si preferisce inutilmente e scleroticamente imbastardirle sui "diritti" dei "diversi", dei " migranti", della contrapposizione al berlusconismo fine a sé stesso investendo ancora le poche energie rimaste sul concetto "antifascista" che é ormai paradossale quando il "fascismo" viene ancora malamente interpretato come concetto tutto "borghese e reazionario", Le stesse deliranti equazioni che portano a considerare il sionismo, l'atlantismo e la globalizzazione repressiva espressione sistemica del fascismo quale "male assoluto" che é invero il "falso mito" proposto proprio da coloro che dicono a parole di voler combattere.
Sul secondo tema ci proniamo di essere alquanto più sintetici; il deragliamento dalla dottrina ortodossa del Socialismo Nazionale di fatto ha consentito alla "DESTRA" nella sua accezione più negativa di fare l'asso pigliatutto tale da rendere inestricabile il concetto prioritario che se di Fascismo si vuole essere portatori sani del principio ideale di Giustizia Sociale in seno al concetto organico, identitario, comunitario, partecipativo di Popolo e Nazione il taglio netto con ogni velleità liberista, atlantista ed usurocratica non é solo una necessità vitale ma una Volontà Mistica.
Rimane a questo punto solo una strada percorribile per non cadere vittima dei "saldi" di fine stagione di una casta partitocratica sfinita ed esangue; formulare con chiarezza un Progetto senza "se" e senza "ma" da affidare a nuove classi dirigenti di avanguardia elitaria che siano capaci di promuovere l'unica sintesi possibile di un chiaro e reale ANTAGONISMO alla "destra", alla "sinistra" ed al "terzo polo".
Chiamiamolo come ci pare e piace ma che sia ciò che deve essere; alternativo modello di sviluppo di rifondazione dello Stato Nazionale del Lavoro, libero e sovrano.