mercoledì 13 ottobre 2010

kOSOVO E' SERBIA.

La corte del Tribunale fantoccio dell’Onu all’Aja ha santificato la predazione manu militari del Kosovo Metohija alla madre patria serba. L’aggressione anglo-americana della Nato del 1999 viene così legittimata, anche se respinta senza appello da Belgrado e dai serbi rimasti nel Kosovo o costretti – in 200 mila – all’esilio dalla propria terra. La battaglia del Kosovo di re Lazar contro i turchi invasori del sultano Murad – nella Piana dei merli, 28 giugno 1389 a nord di Priština – segnò la nascita storica, in quelle contrade, della nazione serba.

Doveroso l'incipit se si vuole discutere seriamente dei fatti dello stadio Marassi di Genova; si può essere d'accordo o meno sulla necessità e sulla validità del comportamento dei Serbi per trovare cassa di risonanza alle loro rivendicazioni nazionali ma é un dato certo che nelle terre balcaniche la solita "eurolandia" é andata a traino dell'egemonia di comando planetario a stelle e strisce che si muove per i propri interessi specifici e non certo per "portare democrazia" e se ha preferito la mafia kosovara ai diritti del Popolo della Serbia ciò evidentemente contrasta con gli interessi delle Patrie europee di cui la Serbia é - storicamente - parte integrante.
Dunque "teppisti" loro che ancora in qualche modo hanno capacità di reazione oppure "conigli" noi " europei" che proni al politicamente corretto siamo pedissequamente ordinati sulla lunghezza d'onda di Washington, mafia e dintorni !?