mercoledì 13 maggio 2009

ACRAZIA E LOGOS : LA MIA ANARCHIA


ACRAZIA E LOGOS : LA MIA ANARCHIA

Anarchia ( dal greco: senza governo ) e' una parola misteriosa, affascinante, che esalta la concezione assolutista dell'uomo nella sua piena realizzazione razionale e nella sua liberazione da qualsivoglia dogmatismo.
L'uomo nella concezione anarchica viene assunto egli stesso a DOGMA.
E' una visione politica, economica, umana di infinita bellezza e di ancor piu' aspra realizzazione pratica ma il suo essere una utopia ne incrementa il fascino agli occhi di chi, come me , nutre una smisurata fiducia nella capacita di autodeterminazione e di autogoverno del singolo individiuo all'interno di una struttura sociale in cui la liberta' e' l'unica legge vigente e degna di essere rispettata.
Il carattere utopico non e' tanto nella concezione anarchica, quanto nella inadeguatezza dei soggetti umani che compongono la societa'.
E' proprio la massa, la folla, la moltitudine che non ha ferree regole morali, che non ha capacita' di autorganizzazione, che non e' in grado di autolimitarsi a rendere utopico il sogno anarchico.
Non e' questa paginetta il luogo ove spendersi in una dissertazione storica sul movimento anarchico ma e' piuttosto l'occasione per verificare cosa vi e' all'interno della parola anarchia nella sua primigenia significazione.

« [...] Ti sto dando la mia seria e ponderata professione di fede. Sebbene un fervente sostenitore dell'ordine, io sono - nel più forte significato del termine - un anarchico." »

« La democrazia parlamentare è sconfitta [...] Democrazia è Demopedia, l'istruzione del popolo" » (Pierre-Joseph Proudhon)

In queste due frasi si concentra gran parte dello spirito anarchico che non e' affatto lo stereotipo al quale ci hanno abituato a pensare gli anarchici di oggi.
Il pensiero di Proudhon e' avvincente nella sua schiettezza, e' disarmante nell'impegno morale che ne viene al singolo individuo.

Tutti i partiti senza eccezione, nella misura in cui si propongono la conquista del potere, sono varietà dell'assolutismo", "Il governo sull'uomo da parte dell'uomo è la schiavitù", "Chiunque mi metta le mani addosso per governarmi è un usurpatore e un tiranno: io lo proclamo mio nemico" - Pierre-Joseph Proudhon

Il concetto base dell' anarchia e' la liberta' : solo la liberta' puo' generare liberta'.Solo la consapevolezza di sè genera consapevolezza e rispetto dell'altro in un meccanismo automatico di esaltazione del singolo individuo integrato in una collettivita' armonizzata e solidale.

Il pensiero anarchico sceglie una struttuora sociale organizzata in modo pienamente ORIZZONTALE, nella quale gli individui si relazionano per cio' che essi sono in una serie di rapporti non-autoritati bensi' interazioni condivise e paritetiche.
In una società anarchica si rifiutano quindi leggi, comandi, imposizioni, principi fondati sul volere della maggioranza, rappresentanze, discriminazioni, guerre come metodo per risolvere contrasti, realizzando la gestione ed il superamento dei conflitti attraverso assemblee di comunità o chiarimenti ed accordi tra i diretti interessati.
L' Anarchia si presenta, a livello teorico, come idea di Società ideale, in quanto considera l'uomo come essere evoluto, intelligente e responsabile a tal punto da non aver bisogno di leggi.
L'uomo e la donna nella loro concretezza individuale sono il bene assoluto dell'anarchico, il quale fonda nella necessita' di abolire qualunque sovrastruttura gerarchizzata poiche' la loro esistenza non solo e' inutile ma e' limitante del concetto di liberta' individuale.
Il potere costituito, infatti, in tutti questi secoli ha dato ampia prova della sua inadeguatezza generando falsa giustizia, falso ordine, falso spirito sociale e trasformando, mascherandoli, gli interessi di pochi detentori del potere in interessi propri di una intera collettivita' spesso inconsapevole.
La gerarchia anarchica non la si deve cercare al di fuori di se stessi ma deve essere parte integrante dell' Io di ciascuno di noi.Il Movimento di Azione Popolare e' dunque anarchico?
A mio giudizio lo e' e lo e' in modo quasi istintivo e inconsapevole in quanto vuole porre il potere nelle mani della collettivita' rifiutando il concetto di partitocrazia funzionale alla gestione del potere.
Coloro che attraverso il MDAP ( che e' e resta un moto popolare profondamente democratico ) avranno la delega a gestire una qualunque forma di potere, non lo faranno per affermare il proprio IO sopra la moltitudine che li rappresenta, ma saranno impegnati a dare una forma fisica, spirituale e giuridica alle istanze comuni a tutti nel disegno progettuale di costruire una societa' che abbia nella giustizia vera e nella esaltazione dell'interesse collettivo il proprio fondamento.
Immaginare la voce di un intero popolo che si diffonde attraverso la bocca di una sola persona delegata e che sia chiamata ad esercitare la pura funzione di strumento attuativo di un indirizzo collettivo, e' una idea che esprime una grande Forza, uno stimolo potente all'agire.
Ancora molto abbiamo da costruire.....