La lettura e' stata rapida, famelica , anche se pagina dopo pagina la nausea esplodeva contorcendo le viscere.
" La pelle" di Curzio Malaparte e' un romanzo in cui viene descritta la perdita di ogni dignita' residuale di un popolo vinto che si prostituisce per il puro istinto di sopravvivenza.
E' una denuncia lucida e forte di quello che fu il degrado morale del popolo italiano, comprato da pacchetti di sigarette americane e stecche di cioccolata.
Il nichilismo trionfa in un aberrante scenario che vede gli italiani vinti, asservirsi completamente al vincitore saziandone completamente i vizi e le bramosie.
Malaparte descrive le donne di Napoli che nella speranza di sopravvivere persero ogni freno morale vendendo ai soldati americani la loro carne e i loro figli.
Il degrado morale lo si potrebbe definire pasoliniano, ma la forza della narrazione e' ancora piu' feroce e assai meno poetica.
Malaparte ha in mano un pennello con il quale disegna scene di annichilimento morale che trovano nell'oggi la loro piena realizzazione profetica.
Siamo giunti al velinismo, al grande fratello , alla smania di emergere dal nulla della propria esistenza , cooptati da una serie di pseudovalori morali importati dal simbolismo made in USA.
L'autore denuncia con esplicita forza che quando un uomo ( un popolo) perde la propria anima, la propria dignita' morale, e' disposto a tutto per salvare la pelle ( intendendo quella che fisicamente ricopre le ossa) , ultimo baluardo tra la vita e la morte.
Cio' rende accettabile l'idea di prostituirsi, di vendere i propri figli al piacere dell'invasore, cio' rende possibile l'impossibile.
Solo la salvezza della propria anima permette ad un essere umano di salvare se stesso e di mantenere in piedi quel costrutto morale che e' proprio di una CIVILTA'.
E la domanda che sorge è: come reagiremmo noi oggi ad una prova così forte?
Malaparte non ha dubbi ed afferma che un giorno i nostri figli saranno venduti per molto meno che per la salvezza della pelle (forse per la salvezza dei nostri “vizi“ di società degradata).
Ora accendete la televisione e provate a guardare un qualsiasi programma di tv spazzatura e se un senso di nausea , una voglia di rivolta , non vi sorge nel cuore, allora vorra' dire che la vostra anima e' ormai morta, la vostra dignita' e' un residuo, un inutile orpello e che non vi resta che asservirvi al SISTEMA per salvare illusoriamente la vostra pelle.
Noi rifiutiamo la morte delle nostre anime, difendiamo i nostri figli , la nostra identita', non ci pieghiamo all'invasore, rinunciamo alle sigarette e alla cioccolata e nudi, famelici e raminghi, presidiamo la nostra foresta nella consapevolezza che solo l'integrita' delle nostre idee puo' regalarci la salvezza ed il nirvana.
Non lottiamo per noi stessi, lottiamo per il domani dei nostri figli, affinche' sia riconosciuta loro dignita' di uomini e non di schiavi del sistema.
Siamo soli e contro il mondo, ma noi siamo vivi e gli altri hanno rinunciato a sentir fluire nelel loro vene il sangue puro dell'idea.
Buona visione a tutti.