mercoledì 20 gennaio 2010

10. Disdegnare le vicende mediocri, non cadere mai nella volgarità, credere fermamente nel Bene. Avere vicina la Verità e come confidente la Bontà Generosa.




Siamo ormai giunti alla conclusione di questo nostro viaggio – molto sintetico e certamente non all’altezza dei suoi ispiratori –lungo lo stretto sentiero del Decalogo della Scuola di mistica del Fascismo  con l’analisi finale del decimo punto.
E’ tra i più ardui nel volerlo praticare – me nessuno dei Punti è in realtà per anime deboli – perché la sensibilità materiale dell’uomo è molto attratta dalla mediocrità dei sensi che attraggono tanto più quanto sono solleticati mentre in realtà la debolezza è intrinsecamente ed inversamente proporzionale agli effetti che producono; ma essere in grado di gestire con superiorità le situazioni cosiddette “di pancia” perché in grado di ragionare ideologicamente  su alte linee di vetta in funzione non del proprio tornaconto ma rivolti alla ricerca delle migliori opportunità di sostenibilità della Comunità e della Stirpe di appartenenza, ritornerà ad essere un’arma potentissima nei prossimi tempi bui.
L’una cosa si porta dietro l’altra perché al di là della “volgarità” propriamente detta qui soprattutto si insiste sulla Volgarità che le vicende mediocri si trascinano e prendiamo prontamente ad esempio l’attualità del contendere tra le forze politiche per la gestione elettorale prossima ventura; l’ingordigia dei sensi porta a ricercare necessariamente un affannoso “posto al sole” della politica dell’apparenza tale che si è disposti a fare ed a subire ogni scempio possibile che sta nel rinnegare i propri principi, la propria storia così come a provare a truffare i cittadini attraverso l’esternazione di “parole d’ordine” o di “atteggiamenti” ipocriti e falsi perché utili solo a “sfilare” un voto in più utile alla bisogna. Da cui ne deriva che chi è mediocre, e perciò volgare in politica, è assolutamente impossibile che creda al Bene comunitario preferendo narcisisticamente il proprio bene; e questo  nonostante - ed a maggior ragione - la sua volgarità lo porti enfaticamente a diventare pur tuttavia anche presidente di un consesso qualunque di questo mediocre territorio chiamato paese italya.
Ed allora per difendersi da queste insidie ogni Soldato politico ispirato al Socialismo Nazionale sa che la Verità delle proprie azioni, del proprio credere, del proprio obbedire e del proprio combattere per una Idea oltre la politica in quanto espressione di una Etica dell’appartenenza identitaria è l’unica certezza che deve avere nel cuore non disgiunta dalla volontà del Bene per tutti i propri commilitoni, camerati di trincea, compagni di lotta . Solo questa molla - che proviene da un DNA cosmico - fornisce la capacità di sacrificio generoso nella convinzione che lo Spirito supera la materia, che il Sangue è più prezioso di ogni moneta perché il primo può trasmettere generazione dopo generazione una Civiltà, mentre la moneta - di qualunque metallo sia -  una volta fusa  può perdere brevemente ogni valore convenzionale.
Ringraziamo chi ci ha seguito in questo nostro peregrinare nell’approfondimento della conoscenza e della comprensione di quella “Anima”  che possedevano coloro i quali vestendo una Camicia Nera avevano la chiara coscienza – dimostrata sui campi di battaglia -  della differenza tra  Cesare e  “mammòna”.
 Essa è un testimonio sempre contemporaneo a chi lo porta con sé da continuare a far correre avanti nella Storia senza sosta e senza tregua  e non un semplice “feticcio” da esibire nostalgicamente pro domo propria; questo è il solco profondo d’aratro che divide il nobile dall’ignobile ed i lupi dalle pecore matte di dantesca memoria.