domenica 3 gennaio 2010

7. Non indulgere al mal costume delle piccole transazioni e delle avide lotte per arrivare. Considerarsi Soldati pronti all'appello, ma in nessun caso arrivisti e vanitosi.


Ed eccoci ancora nel nuovo anno appena cominciato a continuare il cammino lungo i 10 punti della Scuola di Mistica e crediamo che alla fine dell'analisi dell'ultimo punto (previsto entro questo primo mese del 2010)trarremo anche lo spunto per consegnare alle nostre pagine del sito un compendio di "Regole Comunitarie" sintetiche ed utili a dare ad ognuno di noi l'alimento del nostro quotidiano lottare contro il "sistema".
Questa settimana il settimo punto é fondamentale per farci entrare nel merito anche della prossima attualità avvicinadosi il conto alla rovescia per i famigerati ludi cartacei delle amministrazioni regionali.
Quando infatti leggiamo giornalmente tutte le melasse, gli alibi giustificatori, le giuculatorie ed i peana che muovono la casta partitocratica ed in particolare eccitano perversamente alcuni piccoli partiti alle "ali" dei due contenitori principali universalmente noti come "PD con la L e senza la L" - visto che in realtà di differente hanno ben poco a parte la consonante e non é un caso che stanno preparando il grande inciucio della revisione costituzionale - non possiamo non far combaciare a tali comportamenti il senso del "mal costume delle piccole transazioni e delle avide lotte per arrivare" !
Non c'é alcun ritegno da parte di coloro che facenti parti della cosiddetta "classe dirigente", del partito più votato come del miserrimo prefisso telefonico, non perdono giorno a raccontare una serie di favole al popolo pur di ottenere quel consenso utile e necessario non a cambiare in meglio la vita dei propri concittadini ma ad ottenerne il voto utile - A LORO - per trovare una collocazione sostitutiva del lavoro propriamente inteso. Per fare questo sono disposti non solo a pugnalare l'avversario (che almeno ideologicamente aveva un senso di combattimento per la difesa di una Idea), ma soprattutto a cannibalizzarsi tra loro o - peggio - a prendere in giro militanti in buona fede utilizzando richiami ed appelli alle "radici" in cui invece iniettano in malafede potente diserbante tossico.
No, questa perfidia non ci appartiene e non può non portare a giudizi severissimi verso tali sfacciati protagonisti della "mala italya"; siamo sempre più convinti che il lavoro in profondità - che ai più può superficialmente apparire come sclerotico e fine a sé stesso - di conoscenza ed acculturamento ideale prima ancora che culturale e politico che stiamo portando avanti con umiltà ma pieno convincimento, riuscirà a portare a frutto la costituzione di quei ""Soldati pronti all'appello" che urgono per trarre la "Buona ITALIA" dal baratro della perdita identitaria e della sovranità nazionale in cui i "malversatori" tentano di gettarla su ordine della cupola plutocratica usuraia ed apolide.
Soldati che non hanno il fine di "arrivare", di essere "vanitosi"; ma Uomini Liberi che desiderano salvare sé stessi e dunque la propria Comunità dalla schiavizzazione totale ed irreversibile.
"Soldati" che non necessitano di armi ma di Volontà, Presenza, Militanza, Convinzione, Conoscenza per seminare tra il popolo il seme che dà frutto; il seme della solidarietà, della giustizia sociale, del senso di appartenenza ad una Stirpe.
Il seme del Socialismo Nazionale.