lunedì 27 settembre 2010

Nessun voto, nessuna resa.

I vari sondaggisti scatenati negli ultimi tempi sulla possibilità non peregrina di nuove elezioni politiche generali anticipate a cui probabilmente verrà data risposta mercoledì di questa settimana dopo il discorso alla camera dei deputati del presidente del consiglio ed il conteggio dei voti riguardo alla maggioranza che ancora lo sostiene nel rilevare -  in modo anche differente - le diverse quote percentuali dei gruppi parlamentari attualmente esistenti più quelli di nuovo conio sono però unanimente convinti che é in ulteriore forte ascesa il peso degli astensionisti che é trasversale e percorre tutto l'arco che va da sinistra per il centro e a destra.
Si guardano bene però di indicare la cifra percentuale, probabilmente alquanto pressati dai gruppi politici esistenti ad essere vaghi per evitare l'effetto trascinamento anche di coloro che per il momento sono perplessi su chi premiare e punire ma comunque intenzionati ancora a farsi prendere per il naso dalla casta partitocratica.
Crediamo che sicuramente la discesa in campo dei "grillini" possa anche essere funzionale a convincere i meno "ribelli" ad accettare di "ribellarsi" dando un voto al "finto ribelle"; succede così da molti anni, da dopo il crak della politica di tangentopoli - e con la svendita del MSI in alleanza nazionale - di provare a far convergere di volta in volta certi flussi anti partitici in formazioni pseudo "antisistema" nel mentre si portano alcuni sommovimenti "estremi" a riconvergere sui poli principali di sx, di dx e di centro.
Sono tentativi non certo maldestri perché ben congegnati da un intero meccanismo di difesa degli interessi di lobbies e logge di varia natura a loro volta sorrette spesso da impegnativi diktat geopolitici e strategici (non bisogna mai dimenticare come la nostra Terra, "portaerei naturale" nell'area del Mediterraneo rivesta un ruolo essenziale per diversi contendenti che dunque anelano ad avere l'Italia sempre debole con camerieri politici in servizio permanente effettivo compiacenti !) ma destinati sempre più al fallimento se in tanti saremo in gradi di alzare il livello di conoscenza e di scontro popolare attraverso - per il momento - l'unica arma reale che si può avere a disposizione che é l'offensiva del NON VOTO.
Iniziare a rispondere sempre più numerosi a picche contro l'invito a "dare fiducia" a chicchessia pretenda di rappresentarci con la farsa della "democrazia assembleare" che da un lato illude di poter scegliere ogni tot con una x sulla scheda elettorale nel mentre la LIBERTA' DI PARTECIPAZIONE é - de facto - annullata giornalmente sul posto di lavoro, nelle scelte economiche, nel pretendere di essere serviti dallo Stato e non.......servi della burocrazia, significa cominciare a scalfire giorno per giorno l'arroganza dei "prepotenti" con i deboli nel mentre rimangono pavidi con i "potenti" dell'usurocrazia apolide.
Ecco perché confermiamo che siamo pronti sin da adesso, che sia crisi politica da questo mercoledì, o che si concluda naturalmente questa legislatura ad essere uno dei tanti amplificatori della Rivolta Civile per la rinascita e la liberazione d'Italia.
Senza soffermarci su chi saranno coloro che con noi daranno volume alle grida della Nazione dei "non garantiti" perché ora non é il tempo di chiamarci "fascisti" o "antifascisti", "comunisti" o "anticomunisti"; ora é  il momento di sentirci solo ITALIANI, LIBERI, SOCIALI e combattere il NEMICO ed i suoi "collaborazionisti" partitocratici.
NESSUN VOTO, NESSUNA RESA !