mercoledì 31 marzo 2010

Buona Lotta.


Questo è l’augurio che lanciamo a tutti coloro che aderendo, militando o anche solo simpatizzando per il lavoro di approfondimento culturale storico, dottrinario e di ortodossia metapolitica che cerchiamo umilmente di svolgere come associazione Centro Studi Socialismo Nazionale, intendono dare un segnale di ribellione e non conformismo rispetto ad un “sistema tritacarne” in cui devi per forza essere omologato al pensiero unico oppure – peggio che mai – devi adeguarti al politicamente corretto per dare un senso alla tua vita (anche se esternamente fai finta di mantenere una certa coerenza che invece hai già ceduto al miglior offerente).

Ma il nostro augurio va anche a tutte quelle realtà militanti, Comunità di Uomini Liberi riunite in tante sigle differenti, che pure sono nostri consanguinei perché la loro autonomia di pensiero e di rivolta e la loro volontà di “stare in piedi sopra le rovine” è comunque più forte di ogni “inciucio”, di ogni “buonismo” e di ogni “compravendita” dello Spirito, ed insieme a noi intendono non cedere.

Tutti insieme siamo Combattenti per la Liberazione Nazionale anche se oggi è guerra di principi e di confronto dialettico, ed è pure ìmpari vista la sproporzione tutta a nostro svantaggio dei mezzi di comunicazione, ma è già vittoriosa solo la Volontà di esistere e resistere rispetto ad un Nemico che avrebbe voluto annientarci in questi ultimi sessanta anni e non ci è riuscito né con i rigurgiti della guerra civile delle “radiose giornate”, né con l’odio e la tentata prevaricazione fisica degli anni 60/70, né con il ricatto giudiziario degli anni 80 e nemmeno con le blandizie e la corruzione e collusione degli anni 90……..a cui hanno ceduto solo uomini con menti deboli e cuore pavido.

Non auguriamo nulla a quest’ultimi invece ed anzi iniziamo a disprezzare proprio tutti coloro invece che si innalzano con superbia e prosopopea a voler rappresentare cialtronescamente ideali che esprimono ormai a comando lavorando purtroppo per il “re di prussia” cercando di turlupinare giovani inconsapevoli rappresentandosi per ciò che non sono e non possono essere se accettano di fatto di entrare nel gioco del sistema senza altra forza che la subordinazione alle TESI liberiste di cui si dovrebbe  – dogmaticamente – essere invece assolutamente Nemici se alle parole corrispondono azioni e non retorici "appelli" all'unità.

Non facciamo nomi e cognomi non perché temiamo di farlo ma perché è un esercizio che poco ci interessa in quanto vogliamo semmai denunciare il peccato piuttosto che i peccatori; ed il peccato è rappresentato proprio dal cedimento di tipo spirituale prima ancora che concettuale. Cosa significa collaborare anche se saltuariamente e solo per portare a casa qualche leggina di tipo “sociale”  se in realtà coloro i quali si offre collaborazione invece operano in senso contrario !?!? Un esempio per tutti la battaglia sulla ripubblicizzazione dell’acqua mentre il parlamento deliberava per l’inasprimento e l’accelerazione dei provvedimenti di ulteriore privatizzazione di questo elemento essenziale di bene comunitario (ed ancora si avrebbe da parlare in merito al “diritto alla casa” , ed altro ancora)….

Cosa significa determinarsi come “sociali” ed accettare di partecipare ai ludi cartacei in soccorso dei vampiri centro-destrorsi mentre questi se ne fregano altamente dei concetti di “partecipazione”, di “socializzazione delle imprese”, di “abolizione degli Enti inutili come le regioni”, di “lotta al signoraggio”, di “recupero della sovranità monetaria e militare” (e l’elenco è lungo) e di fatto legiferano in assoluto intendimento contrario rispetto ad argomenti inseriti pomposamente in una cosiddetta “scuola di partito” ….

Cosa significa voler continuare ad insistere a rappresentare “con un simbolo di fuoco” un vissuto di Virtù e di Mistica Dottrinaria, nel mentre si accetta passivamente di divenire  mendicanti della  accondiscendeza mafioso-massonica e/o della peggiore forza anti nazionale che é fortemente  disgregatrice nella ricerca "fiscal-federalista" del  dissolvimento delle ultime parvenze dello Stato Nazionale e Sociale promosso e reso possibile dai principi ispiratori della Rivoluzione delle Camicie Nere;  sempre e tanto per fare un esempio anche in questo caso.

La verità meschina rimane una sola; la caduta etica di ciò che doveva essere una “area” ed invece è solo un coacervo di pulsioni egocentriche nel migliore dei casi (sic !) se non peggio un ridotto di pusillanimi votati solo alla ricerca di uno strapuntino in cui trovare delle briciole da rosicare gettate a malavoglia dai …..servi del ….padrone (in cui i servi sono tutti i “democratici rappresentanti della casta partitocratica antifascista” di sinistra, di centro e di destra ed il padrone è la “plutocrazia usuraia apolide”, tanto per capirci senza se e senza ma !).

No, questa gente di Combattente  non ha nemmeno più l’orlo delle mutande alla faccia di qualche smorfia feroce che fanno in fotografia o sulla punta della penna o in dichiarazioni (per lo più di stampo cabarettistico) a giornali o trasmissioni televisive laddove le comparsate aumentano proporzionalmente al cedimento al sistema; e nemmeno le “piazzate” con riprese televisive “ad hoc” ci impressionano più di tanto conoscendo ormai la capacità di spettacolarizzazione utilizzata propagandisticamente secondo la “scuola holywoodiana” di antica memoria bellica.

Il Combattente si dimostra innanzitutto  come tale non in virtù di esteriori segni di riconoscimento ma nella profondità monacale di “resistenza” alle lusinghe, alle pressioni , alle tentazioni, al soldo facile, alla mondanità o all’ebbrezza del protagonismo personalistico e fine a sé stesso.

E se vogliamo veramente credere in una Liberazione Nazionale noi tutti dobbiamo – per la parte che ci compete – operare ad affinare le Virtù lasciando ai deboli (o agli infami) ogni vizio di questo vecchio mondo scemo; ne va della sopravvivenza della nostra Civiltà e della nostra Stirpe che si misura non attraverso semplici analisi del sangue biologico ma con il sofisticato e sofferto - giorno dopo giorno – trapianto , nel nostro Ego, di un Cuore Etico non molecolare ma cosmico.

lunedì 29 marzo 2010

Il tempo é scaduto.........

Ed ora più nessun alibi; se una parte di italiani consistente ha iniziato a dare un segnale é anche ora che gli stessi italiani proseguano la lotta ma occorre dare loro un fine che farà nascere il mezzo.
Al contrario del passato che ha portato all'eutanasia per incapacità di tutte le "destre terminali" questa volta infatti si é deciso prima di costruire un progetto e solo dopo esso potrà essere consegnato ad un movimento o fronte di Liberazione Nazionale che pure inizierà ad avere nel frattempo un luogo virtuale informativo.
Tutto quello che invece sarà necessariamente operativo verrà svolto sul territorio dalle molteplici realtà comunitarie, associative, culturali, militanti, in maniera autonoma seppur coordinata lasciando alla Comunità "aperta" comunque la gestione di ogni iniziativa concordata dal Direttivo "inter pares" ed ogni diversa iniziativa propria purché lineare con il progetto che verrà definito e che certamente é propedeutico ad una dottrina ed un pensiero ampiamente socialista e nazionale.
Ciò é quello che é emerso nella riunione del 26 Marzo u.s. a Roma a cui abbiamo partecipato ed aderito insieme ad altri nuclei di antagonisti.
Il Centro Studi Socialismo Nazionale ora invita coloro che intendono non rimanere più alla finestra ad aderire a noi ed insieme a noi percorrere con altri Camerati di trincea e compagni di lotta la strada della rivolta civile.
Commentiamo pure ora per dovere di cronaca i risultati dei ludi "perdenti" della partitocrazia di queste regionali 2010 ma cercando già di andare oltre al commento nella costruzione del Progetto.
Come il nostro volantino recita: USCIAMO E LOTTIAMO !

venerdì 26 marzo 2010

Chiusura nostra campagna per Zero Voto



Tutti affannati a chiudere le loro campagne elettorali mentre degli affanni della gente sembra non interessarsi nessuno al di là di qualche immagine ad effetto o rutilanti effluvi di parole.
Noi molto più umilmente ed al servizio della Comunità ci ritroviamo questo venerdì per verificare l'opportunità ed il metodo con cui "fare lievito" per una Liberazione Nazionale.
Dopo lunedì pomeriggio, comunque vada, avremo tutti da metterci in testa che la Comunità si costruisce con una nuova militanza e non rincorrendo i ludi cartacei.
E che lo schema "destra/centro/sinistra" é veramente ormai uno schema così preistorico che non ci credono nemmeno più tanto coloro che fanno i burattini a quel teatro; ma hanno bisogno di una spinta, di un bel calcio nelle terga perché escano finalmente dalla scena e lascino il Popolo a rimboccarsi le maniche e - se servirà - anche a piangere ma dignitosamente per risorgere e non per le nefandezze di una casta di partitocrati.

mercoledì 17 marzo 2010

Microfoni aperti sui ludi cartacei.....


Come da suggerimento del Camerata Werwolf apriamo questo post "microfoni aperti sui ludi cartacei" che sarà la nostra finestra lasciata spalancata a tutti gli interventi di chi vorrà esprimere da qui al 28 marzo le proprie opinioni sul votificio regionale per il quale noi ribadiamo la nostra assoluta posizione ASTENSIONISTA ed anche per iniziare a discernere su come muoversi invece in maniera differente per elezioni prossime in ambito amministrativo provinciale e comunale e soprattutto in prospettiva delle elezioni politiche generali previste tra tre anni, salvo colpi di scena che non riteniamo però probabili anche se non impossibili.
In quà ed in là naturalmente ci sarà l'opportunità anche di inserirsi su argomenti differenti a seconda delle notizie di cronaca e di geopolitica; la situazione nel vicino oriente una su tutte con l'eventualità di una vera e propria Terza Intifada stante l'arroganza ormai palese - anche per vecchi alleati come gli americani - del gruppo di potere sionista che guida verso la catastrofe la Terra di Palestina e forse il mondo intero.
Insomma tra LUDOCRAZIA E USUROCRAZIA di commenti ce ne sono da fare; a TUTTI la parola purché espressa civilmente.
Eja

lunedì 15 marzo 2010

Il partito di maggioranza assoluta in Francia........


Con il 53,6% in Francia ha debuttato a queste elezioni amministrative (regionali) il partito di maggioranza assoluta del.............NESSUN VOTO ! Un risultato che non si era mai visto se non nelle elezioni europee che notoriamente sono le meno sentite in assoluto in tutti i paesi europei (il che la dice comunque lunga anche sulla distanza dalla tecnocrazia dell'unione europea del cittadino medio); un risultato che non é semplicemente uno schiaffo al presidente Sarkozy ed alla sua fazione liberal-gollista ma all'intera casta partitocratica se nel contempo il Fronte Nazionale (da cui ci divide comunque una mare di cose) risorge andando a superare in molte aree del nord, dell'est e del sud la quota minima del 10% per tornare a cercare consensi al ballottaggio del 2° turno.
Spira un'aria di ribellione sempre più crescente che per ora si incanala nel rifiuto ad accettare gli stanchi riti della democrazia assembleare e rifugiandosi in un certo sciovinismo o xenofobia (vedi Olanda) laddove si é ancora ancorati a considerare il voto un dovere civico quando in realtà esso é un diritto e come tale può e deve anche comprendere l'opzione della disobbedienza civile a chi non merita più alcuna fiducia.
Ora tra due settimane anche 13 regioni su 20 in Italia devono rinnovare il carrozzone amministrativo della lottizzazione ed occupazione di potere e sottopotere pomposamente definiti "consigli regionali" con l'elezione del "governatore" ed é auspicabile che dopo la Francia anche dall'altro lato delle alpi ci sia l'avanzata prorompente del grande partito del NESSUN VOTO, considerando anche che in Italia per molteplici ragioni non esiste nemmeno un agglomerato simile al fronte nazionale (al di là di differenze peculiari di storia e tradizione) che possa essere almeno preso a simbolo di rivolta.
Noi del Centro Studi già in tempi non sospetti abbiamo lanciato senza mezzi termini questa grido di ribellione mandando anche con sincera e determinata franchezza a quel paese tutti coloro che - oltre gli schieramenti "democratici" e "liberalpopolari" - intendevano promuovere l'ennesima sarabanda di "unioni di area" dell'area che non c'é convinti come siamo che in questa fase precisa non ci serve certamente il ripetuto "sputtanamento" incapacitante, e tantopiù con la confusione interpretativa della "continuità ideale" che fanno  i rivoluzionari ed i futuristi d'accatto a livello mediatico per poi finire ad essere i soliti portatori d'acqua (più amara ancora di quella di Fiuggi......!!!) a qualche manutengolo della politica targata PDL (vedi CPI nel Lazio e Fiamma in Veneto) con la scusa che in questo modo le "idee" vanno avanti (mentre la coerenza ed i principi si nascondono dalla vergogna).
Ora inizia veramente una lunga marcia che deve portare a una unione di Volontà tali da indicare agli Italiani con i fatti e gli  esempi che NESSUN VOTO oggi può essere il punto vero di partenza per trovare di nuovo fiducia e partecipazione che domani recuperi quello spirito comunitario e quell'etica di risorgenza che serve per formulare la vera alternativa di una Repubblica Sociale e Nazionale in cui lo Stato Nazionale del Lavoro é la risposta di democrazia partecipativa oltre ogni casta e fazione partitica.

mercoledì 10 marzo 2010

Pecore e Lupi.


Dopo la farsa dell'incompetenza, la pantomima delle giaculatorie leguleie ed il phatos dei verdetti giuridici la prossima tappa a cui dovranno assistere gli Italiani attoniti sarà quella della "prova muscolare" degli italioti chiamati a raccolta o sotto simboli violacei (giusti per il periodo quaresimale e come segno distintivo del lutto per la scomparsa definitiva della sinistra post comunista ormai divenuta ostaggio del populismo giustizialista forcaiolo) o sotto le insegne del populismo borghese-reazionario mediatico del più grande amico di sionne che la Nazione dei Gentili abbia mai avuto.
E tutto questo non già per la LIBERAZIONE della Nazione dall'occupazione dei Nemici che ci invasero sessanta e più anni fa e mantengono oltre 130 basi militari sul nostro Suolo così come nel resto dell'Europa (a parte la Grande Russia), a cui siamo costretti ad ubbidire e sottostare anche per altre guerre d'occupazione, né per rompere le catene dell'USURA con cui i detentori della proprietà di battere moneta (il Signoraggio) - apolidi e Nemici delle Genti e dei Popoli - continuano lentamente a strozzare il nostro presente ed il futuro dei nostri figli e delle prossime generazioni, MA solo e semplicemente a supporto del pifferaio di turno come in un qualsiasi reality show, come si chiamano i demenziali programmi televisivi di maggior voga, in cui l'importante é fare.........."numeri d'ascolto" per tirare più profittevoli spazi pubblcitari.
Questa finzione di lotta tra "potere" e "contropotere" gestito dai pupari della cupola plutocratica non ha fatto altro che dare mandato ai "pupi de noantri" di promuovere la cessione di ogni sovranità nazionale a partire:
- dalle industrie strategiche;
- dalla svalutazione della moneta prima dell'ingresso nel "monopoli" dell'euro;
- dall'accettazione dei parametri di Maastricht ed ora del Trattato di Lisbona e della concezione economicista dei parametri bancari di "Basilea 2";
- dalla sudditanza assoluta nei confronti di organismi oligarchici e tecnocrati transnazionali come FMI, anzi raddoppiando prossimamente la struttura anche a livello europeo, ed altre logge come Bilderberg, Trilateral ecc.ra, ecc.ra.
Infatti su questi temi cruciali non solo non si scontrano ma spesso e volentieri votano unanimamente nel parlamento divenuto palazzo della casta e non assemblea rappresentativa del popolo.
Ed abbiamo tanti uccelli canterini - inutile farne i nomi - che credono di difendere la Patria non tanto facendo la guardia al bidone di benzina (che sarebbe cosa buona e giusta) ma accodandosi ai coristi di sinistra e di destra per un posto magari da..........voce bianca (i castrati per intenderci) quando imperversano i ludi cartacei.
Lasciamo allora volentieri il palcoscenico agli italioti preferendo lavorare ed organizzare Comunità Territoriali operative di Italiani che strutturino un fronte di lotta per la democrazia partecipativa.
Chi si ritrova con noi aderisca e militi  nella consapevolezza che non ci sono comode poltrone da comparsata televisiva ma tenace fatica e volontà di servizio solidale ai bisogni della propria comunità di riferimento.
Intanto che nell' "oggi" pascolino pure  nelle piazze le "pecore matte"; un domani prossimo venturo ci sarà spazio solo per i lupi.

domenica 7 marzo 2010

Gli Italiani hanno capito, gli "italioti".......lo capiranno !

www.socialismonazionale.net

Alla fine credono di avercela fatta a prendere per il fondo dei pantaloni per l'ennesima volta i cittadini, o meglio il popolo bue con il "decreto interpretativo" con l'avallo di questo capo delle repubblica delle banane. Ma sbagliano questa volta i loro conti; non sappiamo ancora come andranno a finire le prossime elezioni regionali e sinceramente neanche ci interessa sapere chi vincerà perché chiunque vinca rappresenterà comunque la CASTA DELL'ARROGANZA E DEL SOPRUSO e sarà da combattere sia che si presenterà sotto l'occhiello di "sinistra" (indi compresa l'italia dei valori o radicali), sia se si presenterà sotto l'occhiello di "destra" (indi compresa la Lega). E lasci perdere il massone piduista Berlusconi a fomentatare "scelte di campo" perché il "trucco delle tre carte" ormai é stato ampiamente scoperto così come il giacobino Bersani o il manettaro Di Pietro lascino perdere i richiami "antifascisti", pure questi con meno valore di un due a briscola: gli Italiani stanno iniziando a capire e presto inizieranno a marciare con scarponi chiodati andando a rifilare sonori CALCI NEL CULO a loro ed agli "italioti" che ancora tentennano a seguirli verso il baratro di una crisi irreversibile. Ne vedremo delle belle !

venerdì 5 marzo 2010

Azione di difesa sociale comunitaria.


UN PATTO DI SOLIDARIETA’
È giunto il momento di stabilire un patto di solidarietà tra le generazioni per assicurare a tutti un futuro più sicuro anche dal punto di vista economico. L’argomento previdenza è quello che può rappresentare il momento della saldatura tra classi e generazioni diverse, per cui l’adesione all’iniziativa del Comitato per la Difesa delle Pensioni di Reversibilità (CoDiPeR) non è solo opportuna ma necessaria per garantire un avvenire e la giustizia sociale anche ai più giovani, nel segno della continuità dei diritti della famiglia garantiti dall’articolo 29 della Costituzione. D’altra parte la famiglia è il nucleo fondamentale di una società civile che voglia riconoscersi ed affermarsi come comunità nazionale unita intorno ai valori della tradizione culturale, della lingua, della storia condivisa. L’insensibilità di classi politiche e sindacali occupate soltanto a difendere privilegi fraudolentemente acquisiti, hanno trasformato la società italiana nel suo complesso in un agglomerato di individui alla ricerca di favori e di raccomandazioni. Ma “la nazione” è ben altra cosa; è quella che comprende i dipendenti degli enti pubblici e privati, i lavoratori delle fabbriche e delle officine, che vivono adesso con l’incubo della cassa integrazione e della disoccupazione, i giovani precari senza prospettive di lavoro, i lavoratori part time, il popolo delle partite IVA che cerca di sopravvivere all’usura bancaria, gli studenti che non trovano più nella scuola la soluzione del loro avvenire. In tempi di delirio collettivistico, di corruzione e di degrado morale l’iniziativa intrapresa dal CoDiPeR assume anche una funzione educativa ed un significato simbolico perché rivendica un diritto acquisito tramite versamenti contributivi obbligatori e non certamente una elargizione di tipo assistenziale. In questo contesto occorre fare assegnamento solo sulla forza delle cose e sulla volontà di uomini e donne che vogliono essere ascoltati per ottenere giustizia sulla base di diritti costituzionali violati. L’invito è pertanto quello di sottoscrivere, sostenere e diffondere la petizione presentata dal CoDiPeR ai sensi dell’art. 50 della Costituzione e provvedere ad inviarla direttamente alle presidenze della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica.
(Stelvio Dal Piaz)

PETIZIONE AI SENSI DELL’ART. 50 DELLA COSTITUZIONE


Al Presidente del Senato della Repubblica
On. Renato Schifani
Palazzo Madama
00100 ROMA

Al Presidente della Camera dei Deputati
On. Gianfranco Fini
Palazzo Montecitorio
00100 ROMA

Premesso che:
a) in base al comma 41 dell’art.1 della legge 335 dell’8 agosto 1995, con i criteri fissati dalla tabella F allegata alla legge stessa, vengono operati tagli sostanziali ed in misura progressiva (25, 40 o 50 per cento) della pensione di reversibilità di cui gode il coniuge superstite;
b) la pensione di reversibilità è il risultato di contributi obbligatori versati dal lavoratore nel corso di tutta la sua attività ;
c) il comma 41 dell’art.1 della legge 335/1995 meglio conosciuta come legge DINI ha cancellato i diritti maturati e ha messo sullo stesso piano la pensione di reversibilità e la pensione sociale e tutte le altre forme di assistenza prive di copertura contributiva;
considerato inoltre che questa norma viola principi fondamentali della Costituzione e in particolare:
- l’art. 3 che sancisce l’uguaglianza dei cittadini davanti alla legge,
- l’art. 29 che riconosce i diritti della famiglia,
- l’art. 47 che tutela il risparmio in tutte le sue forme.
I sottoscritti cittadini italiani CHIEDONO pertanto – per motivi di equità e giustizia contributiva e nel rispetto dello spirito dei principi costituzionali richiamati – l’abrogazione del comma 41 dell’art. 1 della legge 335/1995.


Nome e cognome indirizzo firma (allegare anche copia della carta d’identità)

martedì 2 marzo 2010

"Quer pasticciaccio brutto de Via Merulana"

Mi scuserà l'anima dell'ing. Gadda autore del giallo di cui ho preso a prestito il titolo ma considerato che il cataclisma si é verificato per la regione Lazio e nel contesto dell'Urbe mi sembrava alquanto appropriato, anche se occorrerà vedere nelle prossime ore se effettivamente la paventata mancanza della lista PDL sulle schede di voto sarà confermata o meno (ma avremo modo di seguire la cosa mano a mano con i commenti sul post). Come é evidente ormai da chi ci legge con continuità la cosa di per sé ci lascia alquanto indifferenti nella misura in cui riteniamo i ludi cartacei un orpello democratico e quelli specifici per eleggere i "governatori" delle regioni addirittura uno schiaffo alla moralità configurando proprio in questi enti la prima causa del dissesto di bilancio dello stato che non a caso é iniziata a cadere sulla testa degli italiani proprio dalla loro istituzione nel 1970 con il loro carico di drenaggio dei soldi dei contribuenti per la più massiccia opera di lottizzazione, clientelismo politico e moltiplicatore parassitario di spesa mai operata a danno nostro di cittadini.
Ma é altresì evidente che c'é un vero e proprio "maledetto imbroglio" dietro a quanto accaduto non solo nel Lazio ma anche in altre realtà e non solo a danno del PDL.
Il primo vero imbroglio é la legge elettorale, anch'essa poi moltiplicata per le 13 regioni in quanto ognuna ha legiferato la propria, che prevede la normativa astrusa della presentazione delle liste attraverso la raccolta delle firme di presentazione da parte di un incongruente numero di elettori le quali naturalmente vanno autenticate. In questi anni ne ho viste di cotte e di crude sul merito e non ho mai compreso perché non si possa semplificare per esempio come avviene in Germania dove la presentazione é possibile con un versamento di cauzione che in caso di non superamento dello sbarramento percentuale non viene restituita al soggetto politico incapace di rappresentarsi con i cittadini.
Ma a parte queste considerazioni strettamente di burocrazia il dato allarmante é la litigiosità di cui é impregnata l'attuale "politica" non già sul discrimine logico di differenze di programmi, progetti o visioni di sistema ma tra le forze politiche, ed all'interno ancor più di esse, per mere questioni di scontro tra bande, di lotta di potere, di vera e propria guerra gangsteristica; situazioni tipiche di ciò che oggettivamente si definiscono generalmente "organizzazioni criminali".
Ed é qui il vero e massimo imbroglio che noi denunciamo e contro il quale vogliamo batterci; non ci interessa nulla chi tra quelli avrà la meglio, chi ha alle spalle "cupole" più o meno influenti (perché sicuramente "cupole" che dirigono dall'esterno ci sono e non serve avere particolare sensibilità nel capire che certi "inginocchiamenti" non sono casuali) ma ci interessa dare una sveglia ad un popolo ormai disilluso e derubricato a semplice "tubo digerente" che pure crediamo possa ancora - almeno in alcune avanguardie - avere il sussulto di giusta riprovazione e termine delle risorse di tollerabilità troppo a lungo concesse ad una casta autoreferenziale ed alle sue menzogne.
Queste avanguardie devono riuscire a costruire in breve tempo, perché il segnale vero che giunge da certi "pasticciacci" é inquietante comunque ed a prescindere da ogni altra considerazione e prefigura uno scivolamento verso un "autoritarismo tecnocratico" di chiara ispirazione apolide, una rete di Comunità di Popolo e di Territorio in grado di operare in maniera coordinata e con mutua solidarietà capaci di essere argini di autodifesa ed autodeterminazione della propria GENS con ciò divenendo stimolo per recuperare il senso etico di appartenenza identitaria al di fuori ed oltre la partitocrazia.
Solo così sarà possibile ridisegnare un rapporto virtuoso tra cittadino e istituzioni di cui il cittadino non é solo rappresentato ma ne é diretto rappresentante nel concetto di partecipazione organica e socializzatrice.
Dobbiamo saper ripartire da zero, tagliare certi cordoni ombelicali ormai desueti, smitizzare luoghi comuni e recuperare il senso della Storia (di tutta la Storia) della nostra Stirpe e saper convivere con Regole Comunitarie senza le quali si scimmiotta (e pure malamente) quel vecchio mondo scemo che molti a parole dicono di voler combattere ma in cui invece ci sguazzano anche troppo bene.
Non servono"aree destre" ma una nuova azione di Unione delle Volontà dove ognuno porta la sua pietra al cantiere con disciplina e dove la funzione é prioritaria al narcisistico bisogno di apparire come scrive tra l'altro in maniera molto diretta nel suo testamento politico anche il buon Rutilio Sermonti.
Intanto andiamo avanti nel contesto quotidiano di ognuno di noi a "educare" i nostri amici, i nostri famigliari, i nostri conoscenti a rifiutare la casta indicando NESSUN VOTO il prossimo 28-29 marzo.