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Questo è l’augurio che lanciamo a tutti coloro che aderendo, militando o anche solo simpatizzando per il lavoro di approfondimento culturale storico, dottrinario e di ortodossia metapolitica che cerchiamo umilmente di svolgere come associazione Centro Studi Socialismo Nazionale, intendono dare un segnale di ribellione e non conformismo rispetto ad un “sistema tritacarne” in cui devi per forza essere omologato al pensiero unico oppure – peggio che mai – devi adeguarti al politicamente corretto per dare un senso alla tua vita (anche se esternamente fai finta di mantenere una certa coerenza che invece hai già ceduto al miglior offerente).
Ma il nostro augurio va anche a tutte quelle realtà militanti, Comunità di Uomini Liberi riunite in tante sigle differenti, che pure sono nostri consanguinei perché la loro autonomia di pensiero e di rivolta e la loro volontà di “stare in piedi sopra le rovine” è comunque più forte di ogni “inciucio”, di ogni “buonismo” e di ogni “compravendita” dello Spirito, ed insieme a noi intendono non cedere.
Tutti insieme siamo Combattenti per la Liberazione Nazionale anche se oggi è guerra di principi e di confronto dialettico, ed è pure ìmpari vista la sproporzione tutta a nostro svantaggio dei mezzi di comunicazione, ma è già vittoriosa solo la Volontà di esistere e resistere rispetto ad un Nemico che avrebbe voluto annientarci in questi ultimi sessanta anni e non ci è riuscito né con i rigurgiti della guerra civile delle “radiose giornate”, né con l’odio e la tentata prevaricazione fisica degli anni 60/70, né con il ricatto giudiziario degli anni 80 e nemmeno con le blandizie e la corruzione e collusione degli anni 90……..a cui hanno ceduto solo uomini con menti deboli e cuore pavido.
Non auguriamo nulla a quest’ultimi invece ed anzi iniziamo a disprezzare proprio tutti coloro invece che si innalzano con superbia e prosopopea a voler rappresentare cialtronescamente ideali che esprimono ormai a comando lavorando purtroppo per il “re di prussia” cercando di turlupinare giovani inconsapevoli rappresentandosi per ciò che non sono e non possono essere se accettano di fatto di entrare nel gioco del sistema senza altra forza che la subordinazione alle TESI liberiste di cui si dovrebbe – dogmaticamente – essere invece assolutamente Nemici se alle parole corrispondono azioni e non retorici "appelli" all'unità.
Non facciamo nomi e cognomi non perché temiamo di farlo ma perché è un esercizio che poco ci interessa in quanto vogliamo semmai denunciare il peccato piuttosto che i peccatori; ed il peccato è rappresentato proprio dal cedimento di tipo spirituale prima ancora che concettuale. Cosa significa collaborare anche se saltuariamente e solo per portare a casa qualche leggina di tipo “sociale” se in realtà coloro i quali si offre collaborazione invece operano in senso contrario !?!? Un esempio per tutti la battaglia sulla ripubblicizzazione dell’acqua mentre il parlamento deliberava per l’inasprimento e l’accelerazione dei provvedimenti di ulteriore privatizzazione di questo elemento essenziale di bene comunitario (ed ancora si avrebbe da parlare in merito al “diritto alla casa” , ed altro ancora)….
Cosa significa determinarsi come “sociali” ed accettare di partecipare ai ludi cartacei in soccorso dei vampiri centro-destrorsi mentre questi se ne fregano altamente dei concetti di “partecipazione”, di “socializzazione delle imprese”, di “abolizione degli Enti inutili come le regioni”, di “lotta al signoraggio”, di “recupero della sovranità monetaria e militare” (e l’elenco è lungo) e di fatto legiferano in assoluto intendimento contrario rispetto ad argomenti inseriti pomposamente in una cosiddetta “scuola di partito” ….
Cosa significa voler continuare ad insistere a rappresentare “con un simbolo di fuoco” un vissuto di Virtù e di Mistica Dottrinaria, nel mentre si accetta passivamente di divenire mendicanti della accondiscendeza mafioso-massonica e/o della peggiore forza anti nazionale che é fortemente disgregatrice nella ricerca "fiscal-federalista" del dissolvimento delle ultime parvenze dello Stato Nazionale e Sociale promosso e reso possibile dai principi ispiratori della Rivoluzione delle Camicie Nere; sempre e tanto per fare un esempio anche in questo caso.
La verità meschina rimane una sola; la caduta etica di ciò che doveva essere una “area” ed invece è solo un coacervo di pulsioni egocentriche nel migliore dei casi (sic !) se non peggio un ridotto di pusillanimi votati solo alla ricerca di uno strapuntino in cui trovare delle briciole da rosicare gettate a malavoglia dai …..servi del ….padrone (in cui i servi sono tutti i “democratici rappresentanti della casta partitocratica antifascista” di sinistra, di centro e di destra ed il padrone è la “plutocrazia usuraia apolide”, tanto per capirci senza se e senza ma !).
No, questa gente di Combattente non ha nemmeno più l’orlo delle mutande alla faccia di qualche smorfia feroce che fanno in fotografia o sulla punta della penna o in dichiarazioni (per lo più di stampo cabarettistico) a giornali o trasmissioni televisive laddove le comparsate aumentano proporzionalmente al cedimento al sistema; e nemmeno le “piazzate” con riprese televisive “ad hoc” ci impressionano più di tanto conoscendo ormai la capacità di spettacolarizzazione utilizzata propagandisticamente secondo la “scuola holywoodiana” di antica memoria bellica.
Il Combattente si dimostra innanzitutto come tale non in virtù di esteriori segni di riconoscimento ma nella profondità monacale di “resistenza” alle lusinghe, alle pressioni , alle tentazioni, al soldo facile, alla mondanità o all’ebbrezza del protagonismo personalistico e fine a sé stesso.
E se vogliamo veramente credere in una Liberazione Nazionale noi tutti dobbiamo – per la parte che ci compete – operare ad affinare le Virtù lasciando ai deboli (o agli infami) ogni vizio di questo vecchio mondo scemo; ne va della sopravvivenza della nostra Civiltà e della nostra Stirpe che si misura non attraverso semplici analisi del sangue biologico ma con il sofisticato e sofferto - giorno dopo giorno – trapianto , nel nostro Ego, di un Cuore Etico non molecolare ma cosmico.