Non fatevi troppe illusioni dalle uscite dei file di Wikileaks; in definitiva si scoprirà semplicemente quello che da sempre denunciamo. La connivenza politico-mafiosa delle gerarchie di potere in vari stati e un sapore amaro di un "tutti contro tutti" dove a farne le spese sono, al solito, i cittadini inermi e senza seria rappresentanza che malamente hanno "delegato" la loro fiducia.
Andremo a breve - visto che é preannunciata ormai l'uscita imminente - ad analizzare mano a mano i vari "scoop" ma in questo momento credo sia per noi più interessante capire come mai il governo italiano ha prima parlato di "complotto internazionale ai danni dell'Italia", senzo però purtroppo dichiarare con nomi e cognomi gli autori del fatto, per poi edulcorare tramite il ministero degli esteri la questione e di ciò non siamo rimasti sorpresi se si ricorda che il suo titolare ha forti agganci con chi potrebbe essere tra i nomi non detti dei "complottisti".
Intanto l'unica azienda ancora sotto controllo reale dello stato e importantissima pedina nell'ambito del settore strategico-militare, la Finmeccanica, é messa sotto setaccio e inevitabilmente subisce i duri colpi speculativi al ribasso del titolo in borsa.
Insomma ce n'é abbastanza per capire che il famoso art. 16 di quel dannato trattato di pace del 1947 é ancora il gancio che ci tiene appesi come animale da macellazione utile per coloro che intendono l'Italia semplicemente come quell'importantissima piattaforma strategica geopolitica in mezzo al Mediterraneo da occupare in quanto necessaria per la supremazia in tutta l'area del vicino oriente.
Da qui necessariamente l'idea che i contatti ravvicinati tra un Berlusconi ed un Putin abbiano non poco innervosito la "cupola" e dispiace purtroppo comprendre però che i due soggetti hanno troppi scheletri negli armadi per non essere attaccabili come di fatto sta avvenendo ed avverrà con l'esposizione dei rapporti confidenziali di Wikileaks.
Detto questo cerchiamo almeno di prendere atto ottimisticamente che un bicchiere mezzo pieno c'é; finito il percorso politico per un Berlusconi o un Putin rimarrà di fatto intatto lo scenario; da un lato l'occulta piovra usurocratica apolide che ha come referenti le 130 famiglie in possesso di circa l'80% delle risorse del pianeta e dall'altro un numero crescente di Popoli sempre più consapevoli ed incazzati che la "festa é finita".
Ed Avanguardie culturali, sociali e politiche pronte ad alimentare il grande fuoco dopo il grande gelo di questi ultimi sessanta e più anni..