"Ho visto agenti in borghese e qualche ragazzo di destra, qualche gruppo non organizzato. Qualcuno ha pensato fosse l'occasione giusta per fare casino. Ma l'esplosione della rivolta è stata l'espressione di un'esasperazione di massa".
Questo é stato detto in un'intervista da un ragazzo coetaneo di quelli fermati dopo quanto accaduto a Roma nel giorno del voto di fiducia che aveva partecipato ai cortei ma non alle successive fasi di guerriglia urbana.
E' la dimostrazione palese che la frattura tra partitocrazia del "palazzo" e la gente (e tra questi ovviamente i giovani, i più colpiti da una situazione economica e sociale disastrosa) é ormai vicina al punto di non ritorno.
Ora é necessario un colpo d'ala responsabile da parte di tutte le realtà antagoniste al fine di evitare che i più sprovveduti vadano al massacro delle repressione del sistema spinti solo dalla fase emotiva per organizzare seriamente e con ogni cautela l'alternativa possibile e responsabile per un cambiamento radicale di un modello di sviluppo che porta solo alla definitiva "macelleria sociale".
Da ora in avanti deve diventare questa una priorità del nostro Centro Studi che necessariamente andrà a ricercare non più solo sul piano metapolitico ma anche strettamente sul quello politico una convergenza di azione con ogni formazione, movimento ed associazione che ritiene un dovere la salvaguardia della Comunità di Popolo - che identifichiamo nella Nazione - rispetto all'arroganza mista a inconsistenza e insipienza delle oligarchie di potere tra loro in conflitto solo su meriti di interesse economicisti e di propensione al servilismo alle centrali internazionali dell'usura e delle rispettive "logge" in barba ai reali interessi delle "Genti" d'Italia.
Per ricordare come - qualche anno fa.......- una gioventù europea aveva già capito..................
Per ricordare come - qualche anno fa.......- una gioventù europea aveva già capito..................