domenica 22 febbraio 2009

IL CAPITANO ACHAB E LA GRANDE BALENA BIANCA


Sono iniziate le grandi manovre e s'annunciano movimenti ciclopici.
La grande balena bianca democristiana si traveste da araba fenice ed e' pronta a risorgere dalle ceneri del PD con una consapevolezza nuova della propria forza aggregatrice e del suo antico retaggio.
Tutto si sta sfaldando ( non che fosse mai stato veramente coeso) ma la caduta di Veltroni e' il danno maggiore che il cavaliere mascherato potesse augurarsi.
Accade infatti che il richiamo della balena centrista, come canto di sirena ammaliatrice giunge alle orecchie di tutti gli esuli democristiani presenti sia a destra che a sinistra, sia del PD che del PDL.
Non lo aveva considerato il cavaliere, aveva sottovalutato l'animo autorigenerante di costoro che sono i figli negletti di un redivivo Prometeo e del divo Giulio.
La frana ormai irrefrenabile del PD, il cui trapasso nell'oblìo della storia e' stato affidato al NON segretario Franceschini - palesando anche ai piu' inetti che le anime che componevano il PD ormai sono assorte in una riflessione autoconservativa che va ben oltre la pochezza del disegno veltrusconiano- e' ormai un dato di fatto oggettivo .
Il corpaccione democristiano, mimetizzatosi in mille sigle, spaccato dalla vicenda Eluana - che non pochi mal di pancia etici ha causato ai cattocomunisti- si scrolla di dosso le macerie della devastazione veltroniana e chiama a raccolta tutti gli accoliti dello scudo crociato.
Le risposte non hanno tardato ad arrivare e coinvolgono tutti : da Rosy Bindi a Rutelli, da Casini a Rotondi.... e sarebbe quello che ci si sarebbe aspettato ma i fatti vanno ben oltre e le anime centriste del PDL hanno sentito fortissimo il richiamo della balena e le aperture al nuovo progetto sono venute sia da forze interne a Forza Italia ( assai limitate ad onor del vero) ma ..udite udite... anche da una quota maggioritaria di AN.
In buona sostanza il grande centro va configurandosi come polo aggregatore di tutte quelle forze che , pur liberali e moderate , ne hanno le scatole piene dell'arcoriano.
Si configura una fitta trama politica che porterebbe l' antifascista moderato PPEllino Fini addirittura a prendere e pretendere la leadership del nuovo soggetto politico .
Il progettino non e' privo di ambizione e, sopra ogni cosa , coglie due risultati importantssimi:
Fini diventa il deus ex machina centrista che con le proprie mani prima manda al macero il federalismo leghista sabotandone la data referendaria e poi mette in minoranza il buon Silvio che, a quel punto deve passare la mano obbligatoriamente decretando la fine del berlusconesimo entro la fine dell'anno.
Risultato di non minor possanza e' la definitiva marginazione della sinistra radicale e il decantamento del sorgente dipietrismo che - venendo a mancare il cavaliere si sciogliera' come neve al sole.-
E la destra?
Cosa succedera' a destra?
Il microcosmo finira' di sfasciarsi?
Ci sara' un inno all'unita' per rimanere sulle ultime trincee in difesa di una storia gloriosa ma che in sostanza non ha saputo produrre un fico secco?
I segnali provenienti dalle dichiarazioni di Storace ieri in cui si pronuncia la sentenza definitiva ad un isolazionismo pauperistico " La Destra correra' in Europa con le sue liste! " , fanno intuire che la voglia di fare politica cede il passo alla voglia di un contentino in spiccioli.
E noi, i camerati, gli irredenti, i combattenti di una Idea, che fine faremo?
Ai posteri l'ardua sentenza ed il pallino in mano a dirigenti che , una volta nella vita almeno, potrebbero dimostrare competenza , saggezza e lungimiranza politica che sappia andare oltre una "trimestrale di cassa".
In alto i cuori.....non c'e' rimasto altro.