Gli argomenti non mancherebbero così come le cronache giornalistiche ce li propongono ma d'altra parte le situazioni che emergono non dimostrano altro e confermano la giustezza delle nostre posizioni, della nostra coerenza, della nostra volontà di non rinnegare e riproporre un modello di sviluppo alternativo a quello instauratosi a seguito solo della sconfitta bellica su supporto di quelle demoplutocrazie (in cui l'usurocrazia apolide e la ragnatela massonica ne sono la mente ed il braccio secolare) capaci di rovesciare sui Popoli l'immane tragedia pur di preservare ed allargare i propri domini oligarchici di controllo planetario e la propria sete ed avidità di potere e sopraffazione egoistica e materialista.
Ma vogliamo essere quasi frivoli oggi mettendoci semplicemente nei panni di un cittadino che disgustato già da qualche tempo della politica avesse deciso un paio d'anni fa di convergere le sue residue energie verso la "donna del fare" (quella che "tanto non gliela do") così pronta a scatenare l'inferno contro il "sistema".
Oggi il tapino si ritroverebbe senza neanche battere ciglio, e tantomeno con decisioni collegiali, proiettato come una palla da biliardo improvvisamente tra le schiere "dell'esercito del bene" ("la democrazia.......liberale") secondo volontà della Signora Garnero e dunque immerso fino al collo in quel sistema che a lui ormai iniziava a dare sconforto......
Questo d'altra parte é già avvenuto anche per i sostenitori della nipote con il cognome più famoso d'Italia, pensare di essere nazionalrivoluzionari per finire poi a reggere........... il predellino, e sempre senza esserne non dico interpellati ma almeno informati a priori.
Ora al bel vedere manca ancora un poco; ci sono un paio di tasselli "sociali" da mettere al posto nel mosaico liberaldemocratico e poi il quadro d'insieme sarà eccezionale.
Il caravanserraglio sarà al completo così come d'altra parte avverrà specularmente ed in "alternanza" nel campo della "democrazia.........democratica" ("l'esercito del male"...secondo definizione arcoriana).
Questa é la logica dei ludi cartacei che imbambola i cittadini ogni anno (dalla semplice elezione comunale fino alle politiche ed alle europee passando per provinciali e regionali) facendo credere di essere liberi mentre in realtà si é, al massimo, notai inconsapevoli del mantenimento della palude putrida in cui ci costringono a vivere.
Iniziamo ufficialmente da questo momento la nostra campagna elettorale del NESSUN VOTO attraverso i mezzi (quasi nulli) a disposizione ma nella consapevolezza che almeno qua i cittadini per il fondoschiena non verranno presi.
Diciamo da dove veniamo, cosa siamo e dove vogliamo arrivare; ITALIA, REPUBBLICA, SOCIALIZZAZIONE.
venerdì 26 febbraio 2010
martedì 23 febbraio 2010
Roulette russa
Questa settimana é la settimana della roulette russa per la politica italiota perché é la settimana del dentro o fuori per molti politicanti che cercano disperatamente d'infilarsi dentro alle liste (possibilmente quelli bloccati e vincenti) pur di arrivare all'ambita poltrona di "onorevole" (consigliere) regionale che porta poi molte possibilità per una sistemazione della propria vita e di quella dei propri famigli.
Tanto che addirittura sembrerebbe da alcune indagini giornalistiche lette sul web che c'é chi é pronto ad indebitarsi di una cifra pure superiore al totale degli emolumenti dell'intero mandato quinquennale evidentemente contando appunto di ripagarsi "l'investimento" in altro modo (e non sembrerebbe poi una grande novità stante la sozzura quotidiana che emerge di concussioni e corruzioni, e pure é solo una punta di iceberg).
Peggio che mai la "roulette russa" (quel perverso gioco con la morte immortalato anche in celebri pellicole) tocca poi - a monte - ai micropartiti e micro liste che prima di tutto - ed oltre tutto - devono pure riuscire a trovare un "padrinato" potente che le accetti e le inserisca nella propria coalizione. Insomma devono garantirsi la presenza.
In questa meschinità con manie suicide capita dunque che pur professandosi spesso e volentieri portatori di una sacrale idealità........
c'é chi preferisce appoggiare direttamente candidati non di diretta emanazione ma che "garantiscono" di portare avanti qualche battaglia sociale (tipico l'esempio di CPI);
accettano compagni di merende alquanto "bizzarri" (vedi Forza Nuova e l'appoggio dell'avv. Taormina);
sono direttamente diventati lo zerbino della pdl accettando ogni condizione (vedi La Destra e la solita pippa sugli "impresentabili" che per la seconda volta ha segato l'ex rivoluzionario Tilgher);
non sanno più che fare ed iniziano a meditare su una probabile decisione di "non partecipare" stante l'evidenza con cui nessuno se li fila più (fiamma tricolore), oppure forse decideranno di appoggiare ciò che dovrebbe rapprresentare il proprio contrario !? (Puschiavo e la fiamma veneto verso l'appoggio a Zaia...!?).
Insomma uno spettacolo talmente indegno che viene da domandarsi se effettivamente valga ancora la pena insistere a riformulare culturalmente in maniera appropriata ciò che é il testimone lasciatoci in continuità ideale dagli ultimi Combattenti dell'Onore che in nome di una Repubblica Sociale Italiana e dei Valori portanti del socialismo nazionale non accettarono la vergogna del disfacimento di una Nazione e cameratescamente affrontarono fianco a fianco di altri centinaia di migliaia di giovami d'Europa di non cedere la dignità propria e delle proprie Comunità di popolo.
Oggi questa dignità é calpestata e vilipesa senza soluzione di continuità da elementi che sproloquiano spesso di concetti che in termini pratici disattendono.
Nel fine settimana intanto qualche giocatore della roulette russa sarà caduto.............sotto il tavolo.
Tanto che addirittura sembrerebbe da alcune indagini giornalistiche lette sul web che c'é chi é pronto ad indebitarsi di una cifra pure superiore al totale degli emolumenti dell'intero mandato quinquennale evidentemente contando appunto di ripagarsi "l'investimento" in altro modo (e non sembrerebbe poi una grande novità stante la sozzura quotidiana che emerge di concussioni e corruzioni, e pure é solo una punta di iceberg).
Peggio che mai la "roulette russa" (quel perverso gioco con la morte immortalato anche in celebri pellicole) tocca poi - a monte - ai micropartiti e micro liste che prima di tutto - ed oltre tutto - devono pure riuscire a trovare un "padrinato" potente che le accetti e le inserisca nella propria coalizione. Insomma devono garantirsi la presenza.
In questa meschinità con manie suicide capita dunque che pur professandosi spesso e volentieri portatori di una sacrale idealità........
c'é chi preferisce appoggiare direttamente candidati non di diretta emanazione ma che "garantiscono" di portare avanti qualche battaglia sociale (tipico l'esempio di CPI);
accettano compagni di merende alquanto "bizzarri" (vedi Forza Nuova e l'appoggio dell'avv. Taormina);
sono direttamente diventati lo zerbino della pdl accettando ogni condizione (vedi La Destra e la solita pippa sugli "impresentabili" che per la seconda volta ha segato l'ex rivoluzionario Tilgher);
non sanno più che fare ed iniziano a meditare su una probabile decisione di "non partecipare" stante l'evidenza con cui nessuno se li fila più (fiamma tricolore), oppure forse decideranno di appoggiare ciò che dovrebbe rapprresentare il proprio contrario !? (Puschiavo e la fiamma veneto verso l'appoggio a Zaia...!?).
Insomma uno spettacolo talmente indegno che viene da domandarsi se effettivamente valga ancora la pena insistere a riformulare culturalmente in maniera appropriata ciò che é il testimone lasciatoci in continuità ideale dagli ultimi Combattenti dell'Onore che in nome di una Repubblica Sociale Italiana e dei Valori portanti del socialismo nazionale non accettarono la vergogna del disfacimento di una Nazione e cameratescamente affrontarono fianco a fianco di altri centinaia di migliaia di giovami d'Europa di non cedere la dignità propria e delle proprie Comunità di popolo.
Oggi questa dignità é calpestata e vilipesa senza soluzione di continuità da elementi che sproloquiano spesso di concetti che in termini pratici disattendono.
Nel fine settimana intanto qualche giocatore della roulette russa sarà caduto.............sotto il tavolo.
sabato 20 febbraio 2010
Saggezza popolare
ho visto un re
dai dai cunta su
ho visto un re
sa l'ha vist cuse'?
ho visto un re
ah beh si beh ah beh
un re che piangeva
seduto sulla sedia
piangeva tante lacrime
ma tante che
bagnava anche il cavallo.
povero re
e povero anche il cavallo.
si beh ah beh
e' l'imperatore
che gli ha portato via
un bel castello
ohi che baloss!
di trentadue che lui ce n'ha.
povero re
e povero anche il cavallo.
si beh ah beh
ho visto un vesc
sa l'ha vist cuse'?
ho visto un vescovo
ah beh si beh
anche lui piangeva
faceva un gran baccano
mordeva anche una mano
la mano di chi?
la mano del sacrestano.
povero vescovo
e povero anche il sacrista.
si beh ah beh
e' il cardinale
che gli ha portato via
un'abbazia
oh por crist
di trentadue che lui ce n'ha.
povero vescovo
e povero anche il sacrista.
ah beh si beh
ho visto un ric
sa l'ha vist cuse'?
ho visto un ricco un sciur
ah beh si beh
il tapino lacrimava
su un calice di vino
ed ogni go
ed ogni goccia andava
deren't al vin
si! che tutto l'annacquava.
pover tapin
e povero anche il vin.
ah beh si beh
il vescovo, il re, l'imperatore
l'han mezzo rovinato
gli han portato via
tre case e un caseggiato
di trentadue che lui ce n'ha.
pover tapin
e povero anche il vin
ah beh si beh
vist ho un villan
sa l'ha vist cuse'?
un contadino
ah beh si beh
il vescovo, il re
il ricco, l'imperatore,
perfino il cardinale
l'han mezzo rovinato
gli han portato via
la casa, il cascinale
la mucca,
il violino, la scatola di scacchi,
la radio a transistor,
i dischi di little tony,
la moglie
e po' cuse'?
un figlio a militare
gli hanno ammazzato
anche il maiale
pover purscell!
nel senso del maiale
si beh ah beh
ma lui no, lui non piangeva,
anzi ridacchiava
ah ah ah ...
ma sal'e' matt?
no, il fatto e' che noi villan
noi villan
e sempre allegri bisogna stare
che il nostro piangere fa male al re
fa male al ricco e al cardinale
diventan tristi se noi piangiam;
e sempre allegri bisogna stare
che il nostro piangere fa male al re
fa male al ricco e al cardinale
diventan tristi se noi piangiam.
dai dai cunta su
ho visto un re
sa l'ha vist cuse'?
ho visto un re
ah beh si beh ah beh
un re che piangeva
seduto sulla sedia
piangeva tante lacrime
ma tante che
bagnava anche il cavallo.
povero re
e povero anche il cavallo.
si beh ah beh
e' l'imperatore
che gli ha portato via
un bel castello
ohi che baloss!
di trentadue che lui ce n'ha.
povero re
e povero anche il cavallo.
si beh ah beh
ho visto un vesc
sa l'ha vist cuse'?
ho visto un vescovo
ah beh si beh
anche lui piangeva
faceva un gran baccano
mordeva anche una mano
la mano di chi?
la mano del sacrestano.
povero vescovo
e povero anche il sacrista.
si beh ah beh
e' il cardinale
che gli ha portato via
un'abbazia
oh por crist
di trentadue che lui ce n'ha.
povero vescovo
e povero anche il sacrista.
ah beh si beh
ho visto un ric
sa l'ha vist cuse'?
ho visto un ricco un sciur
ah beh si beh
il tapino lacrimava
su un calice di vino
ed ogni go
ed ogni goccia andava
deren't al vin
si! che tutto l'annacquava.
pover tapin
e povero anche il vin.
ah beh si beh
il vescovo, il re, l'imperatore
l'han mezzo rovinato
gli han portato via
tre case e un caseggiato
di trentadue che lui ce n'ha.
pover tapin
e povero anche il vin
ah beh si beh
vist ho un villan
sa l'ha vist cuse'?
un contadino
ah beh si beh
il vescovo, il re
il ricco, l'imperatore,
perfino il cardinale
l'han mezzo rovinato
gli han portato via
la casa, il cascinale
la mucca,
il violino, la scatola di scacchi,
la radio a transistor,
i dischi di little tony,
la moglie
e po' cuse'?
un figlio a militare
gli hanno ammazzato
anche il maiale
pover purscell!
nel senso del maiale
si beh ah beh
ma lui no, lui non piangeva,
anzi ridacchiava
ah ah ah ...
ma sal'e' matt?
no, il fatto e' che noi villan
noi villan
e sempre allegri bisogna stare
che il nostro piangere fa male al re
fa male al ricco e al cardinale
diventan tristi se noi piangiam;
e sempre allegri bisogna stare
che il nostro piangere fa male al re
fa male al ricco e al cardinale
diventan tristi se noi piangiam.
mercoledì 17 febbraio 2010
"Banda Bassotti"
Non siamo forcaioli per natura ed ispirazione politica sapendo sulla pelle cosa significano i "teoremi giudiziari" e la repressione senza garanzie e dunque non entreremo nel merito delle presunte o reali responsabilità di Tizio, di Caio e di Sempronio nella riedizione - sembra - di una "tangentopoli" globale.
Però non possiamo oggi, come già 18 anni fa, in termini di cultura storica e di radici dottrinarie che ci ispirano da quando abbiamo avuto lume della Ragione provare un senso di disgusto intimo e di vergogna pubblica come Italiani e come Socialisti Nazionali nell'avere conferma che il malaffare della casta partitica di una repubblica democratica pomposamente definita "fondata sul lavoro" e presuntuosamente arroccata sul mito "antifascista" non é mai cessato, sin da quando iniziarono a praticarlo nella Sicilia invasa ed occupata i "comandi alleati" e i mafiosi reimportati dagli states. L'inizio della fine che la vergogna dell'8 settembre 1943 portava con sé come una epidemia endemica mai cessata mano a mano che il fronte bellico risaliva lo stivale e il controllo della Repubblica Sociale Italiana ed il Fascismo sul territorio nazionale diminuiva giorno dopo giorno e con Esso la garanzia di una Autorità dello Stato, di una mistica di "servizio alla Nazione" di Uomini coerenti e leali; non a caso gli intrallazzoni che anche dalla nostra parte non mancarono (tanto per dirne uno, Licio Gelli) si seppe poi in seguito che erano già doppiogiochisti al servizio del Nemico (e al proprio personale tornaconto, naturalmente !),.........chi non passò per le armi se scoperto. Non é un caso che anche alcune fortune industriali iniziarono grazie ai generosi lanci di denaro dalle "cicogne" alleate i cui quattrini anziché aiutare "la resistenza" (alla faccia di chi poteva crederci realmente) rimasero nelle tasche dei primi "furbetti del quartierino...."
Ci sarebbe da attendere la reazione della "Gente", ma siamo sicuri che esista ancora la "Gente" o, piuttosto, la moltiplicazione del comportamento disonesto e delittuoso non é, ahinoi, diventato quasi patrimonio genetico di una razza senza più sangue !? Oppure la rabbia verrà convogliata verso improponibili novelli Torquemada alla Di Pietro o alla Beppe Grillo considerato che se non disonesti ormai molti italiani sono diventati italioti beoti annullati dall'imposizione dell'imbecillità televisiva sparsa come veleno sulle coscienze !?
Vedremo; sicuramente la decadenza morale ed etica é una frana inarrestabile ed é bene che scivoli fino in fondo tale da modificare l'attuale panorama in uno completamente nuovo dove sarà inesorabile dover ricostruire e dove sarà inevitabile che a quel momento emergeranno le qualità interiori più elevate che nella meritocrazia dell'ordine gerarchico naturale non potranno essere falsificate o "comprate" a suon di mazzette.
domenica 14 febbraio 2010
Anfibi chiodati.
Dopo Rosarno, ora Milano anche se con protagonisti differenti e differenti modalità. Questa volta il confronto scontro é tra gruppi etnici insediati nel territorio comunale della città meneghina, in quella parte della città ormai de-italianizzata con l'insediamento massiccio (e spesso illegale ed incontrollato nella clandestinità) di gente proveniente da altri lidi.
Di certo anche in questo caso una vera e propria guerriglia urbana, e la polemica politica fuorviante tra la destra e la sinistra in cui la prima - come solito - cerca di rimbalzare la responsabilità della situazione esplosiva alla sinistra (certamente colpevole in termini culturali con il suo approccio "multietnico") anche quando ciò che succede avviene in situazioni di governo locale e nazionale ormai da tempo nella sua sterile incapacità a fare qualcosa di "destra", e la sinistra che insiste sulle manchevolezze di governo di chi l'ha sostituita (cambiando solo i nomi nelle caselle e nelle targhette degli uffici, diciamo noi) evitando di ricordare che la "politica dell'accoglienza" di stampo "catto-comunista" é il frutto avvelenato che essa ha saputo portare in questi ultimi trent'anni.
Il dato di fatto rimane; l'incapacità ormai quasi cronica degli Italiani a saper riprendere dignitosamente in mano le regole del gioco dimostrando che non si vuole cedere la nostra Terra metro dopo metro a chi ci sta letteralmente cacciando di casa; l'incapacità di qualsiasi partito e governo a targhe alterne di avere un progetto a medio lungo termine in merito al problema migratorio e della sicurezza (complice l'attuale chiesa cattolica) perché comunque fa comodo alla "casta" ed al "capitalismo" italiota gestire senza pudore l'afflusso di mano d'opera a basso costo; l'ignavia con cui la massa accetta supinamente come inevitabili queste situazioni perché presa dalle proprie egoistiche necessità e lobotomizzata dal consumismo e dalle sue trappole (a partire dall'incultura generalizzata della televisione spazzatura, dei "sogni effimeri" dell'Avere, della propaganda spacciata per cronaca e notizia, del pettegolezzo da suburba).
Di fronte a questo scivolamento verso l'inferno il Centro Studi Socialismo Nazionale si opporrà insieme ad altre Comunità; intendiamo riprenderci il controllo del territorio, il controllo della Nostra Terra, intendiamo ricomporre la Comunità della Nazione contro ogni mafia, contro ogni invasione culturale ed etnica, contro la paura dei connazionali conigli, contro gli occupanti venuti con i carri armati, il chewingum e la coca-cola a lobotomizzarci con le loro menzogne.
Insomma ci vogliamo riprendere le nostre case se serve anche prendendo a calci nel sedere tutti coloro che si sono arresi, contro coloro che si sono venduti a TUTTI gli stranieri.
La nostra non é xenofobia perché accettiamo con noi tutti coloro che insieme a Noi vogliono ridare all'Italia il peso di Nazione faro di Civiltà in Europa e nel mondo e per fare questo sono disposti con noi a ricreare il concetto etico ed antico di Stirpe.
Chi non sarà con Noi, sarà contro di Noi e non avremo bisogno di controllare i passaporti "casa per casa", "porta a porta", sapremo esattamente riconoscere la linea del fronte e sapremo esattamente il Nemico che avremo di fronte.
giovedì 11 febbraio 2010
1000 x 1000
1.000 invitati x 1.000 euro ognuno (alla faccia di chi sta perdendo posti di lavoro stipendiati suppergiù per la stessa cifra che deve durare 1 MESE !) é stata la kermesse organizzata a Roma per il lancio della campagna elettorale della Polverini con Silvio Berlusconi con invitati d'onore il sindaco dell'Urbe Alemanno e la sua consorte Isabella Rauti.
Non ci interessa la cronaca, le battute d'ordinanza e l'incoerenza dei soliti noti; non ci interessa pensare che probabilmente anche la competitrice Bonino avrà modo di procedere sulle stessa falsariga di una campagna elettorale molto "american way of life".
Vogliamo sottolineare una volta ancora la necessità che di fronte all'ostentazione di "casta" la risposta popolare deve essere sempre più dura e decisa.
Noi lo faremo e non solo come Centro Studi perché diventa a questo punto basilare non perdere - almeno noi - la bussola e confermare la necessità di un inizio di azione rivoluzionaria che parte anche dai piccoli gesti di DISOBBEDIENZA CIVILE come é e sarà il concetto pratico di NO VOTO.
Altro che consulte e ennesimi aborti di creazione di "area" .........a DESTRA del PDL.
Ci vuole ben altro e soprattutto ci vuole un taglio netto al cordone ombelicale che lega perversamente da troppi decenni il concetto di Fascismo con una espressione di geografia politica.
Occorre concepire una realtà aggregativa SENZA PUNTI CARDINALI come era nel pensiero di Uomini Liberi il cui credo é oggi abusato da persone farisaiche, ormai senza scrupoli intellettuali e dignità, che potranno forse irretire qualche giovane senza appropriata cultura politica ma che escono definitivamente e mestamente di scena dalla nostra linea di orizzonte.
Eppure ci sono invece altri antichi Maestri che indomiti non cedono né all'atero-sclerosi politica né all'incedere inesorabile dell'anagrafe e con loro siamo disposti a condividere la trincea sulla linea del fronte che dividerà le forze della plutocrazia usurocratica ed i loro servi e collaboratori da TUTTI -come noi - estremi difensori della libertà della Stirpe, della Tradizione e della Civiltà indoeuropea.
Inizierà una presumibile fase in cui dovranno terminare una volta per tutte le ambiguità, dove non ci sarà spazio per "amici" interessati perché conterà solo il senso di COMUNITA' ed il rapporto umano che in esso si trasfigura e - soprattutto - dove verrà identificato senza possibilità di interpretazione soggettiva il NEMICO contro cui rivolgere ogni azione metapolitica e/o militante.
Lo studio svolto sulle Regole Comunitarie potrà certamente essere usufruito come traccia di approccio fattibile tra distinte realtà coese e concordi sul concetto complessivo IDENTITARIO, SOCIALE, NAZIONALE che ha le sue fondamenta nel progetto di quelle "Tre Liberazioni" disattese in modo palese da guide incapaci ma non per questo disperse nella coscienza degli Uomini Liberi.
lunedì 8 febbraio 2010
L'ITALIA UNA GRANDE INDIVISIBILE PER STORIA E SANGUE
Secondo una prassi ormai consolidata e resa addirittura legge il 27 gennaio l'Italia é OBBLIGATA a genuflettersi in merito ad eventi che una tradizione orale e mitizzata da libri NON STORICI - o comunque non confutati dalla possibilità di una critica dialettica come dovrebbe essere normale nella ricerca della verità oggettiva perché leggi repressive della libertà impediscono il confronto - ha reso "dogma di fede".
Naturalmente ai poveri derelitti italyoti é stato "concesso" però di poter rimembrare qualche giorno più in là (il 10 febbraio n.d.a.) alcuni episodi tragici che profondamente hanno inciso sulla carne del nostro Popolo come l'orrendo crimine delle FOIBE e l'ESODO di centinaia di migliaia di ITALIANI. Concessione data - attenzione ! - solo DOPO che il colpevole comunista croato Tito era morto e la Jugoslavia (una delle tante entità statuali "costruite" ad hoc dalla plutocrazia), che teneva in pugno era dissolta; come a dire, ora la potete pure rimembrare la "cosa" tanto non rompete più gli zebedei a nessuno tranne che a quei quattro deficienti di comunistelli che vi tenete in groppa come zecche in Italia.
Insomma lo "zuccherino" che si può dare ad un somaro con l'aggravante di mettere in moto meccanismi perversi per cui appunto ci si divide tra noi ancora più di quanto non si sia già come tante pecore matte.
Siccome in questa occasione ci sarà ampio sfoggio di una retorica che non ci appartiene e di iniziative più o meno eclatanti come il "silenzio del web" (che incide sulla coscienza di popolo come il due di picche a briscola) e di discorsi ufficiali pronunciati senza dignità da chi é colluso oggi con lo stesso Nemico che ieri ha consentito questa tragedia nazionale, allora é giusto che chiariamo che:
NOI CE NE FREGHIAMO DELLE RICORRENZE IPOCRITE DI QUESTA REPUBBLICA CHE E' NATA ANCHE GRAZIE AGLI INFOIBATORI E NON RICORDEREMO NIENTE IL 10 FEBBRAIO.
I NOSTRI CADUTI PER MANO ASSASSINA COMUNISTA SU ISTIGAZIONE LIBERALCAPITALISTA NOI LI RICORDIAMO TUTTI I GIORNI E NON ABBIAMO BISOGNO DI NESSUNA GIORNATA DEL RICORDO CONCESSACI PER BENEVOLENZA ALTRUI E UTILE SOLO A FAR FARNETICARE QUALCHE ALTRO PARANOICO, DI DESTRA COME DI SINISTRA.
IL SOCIALISMO NAZIONALE NON HA BISOGNO DI NESSUNA ELEMOSINA PER MANTENERE "PRESENTI" NELLE SUE FILA TUTTI I CADUTI PER L'IDEA RIVOLUZIONARIA SOCIALIZZATRICE E PER LE GENTI D'ITALIA, PER LA NAZIONE DI UNA STIRPE CHE COMPRENDE ANCHE ZARA, FIUME E L'ISTRIA, TERRE NOSTRE PER STORIA E SANGUE.
ANCHE SE TUTTI; NOI NO E FUORI DAL CORO.
SIAMO ALTRA RAZZA !
giovedì 4 febbraio 2010
Appello per una sfida
Ciò che avevamo da dire nel merito lo abbiamo pubblicato sul nostro sito ufficiale che conferma più dettagliatamente quanto espresso anche dal nostro manifesto a lato (inequivocabile) ma é giusto che attraverso questo blog chi si sente di appartenere - anche solo idealmente - al Centro Studi Socialismo Nazionale possa esprimere una sua franca opinione.
Eja
M.C.
Le prossime elezioni regionali del Lazio aprono la possibilità per una storica sfida non di mera sopravvivenza; si apre infatti la possibilità di una forte affermazione.
Infatti, i due partiti egemoni hanno presentato due personaggi assai simili tra loro (effetto tipico del bipolarismo). Emma Bonino, espressione del'ala più becera del laicismo, del liberismo, dell'atlantismo guerrafondaio oltre che corifera della cultura della morte e dell’abortismo più abietto, rappresenta un Partito Democratico sempre più debole e sul viale del tramonto.
Sull’altro, apparentemente opposto, versante, il Partito della Libertà è rappresentato da Renata Polverini, figlioccia politica di Gianfranco Fini, anch’egli atlantista estremo, laicista, liberista in economia e libertario nell’”etica”.
Renata Polverini ha recentemente, in più occasioni, ribadito il suo appoggio alla famigerata legge 194, responsabile dell’aborto di oltre 5 milioni di bambini italiani; non contenta, ha sostenuto la pillola abortiva e il riconosciuto giuridico, con gli inerenti vantaggi economico-sociali, per le coppie di fatto (anche omosessuali).
Inoltre, le due candidati sono strutturalmente estranee al cuore di Roma che, in questo, momento batte nelle periferie e nelle borgate romane e nei comuni della cintura oltre il Raccordo Anulare che vivono nell’abbandono sociale causato da disinteresse di tutte le amministrazioni che si sono succedute negli ultimi decenni. Vittime, per giunta, del recente assurdo Piano-Rom di Alemanno e degli illegittimi sequestri di case nelle zone di Riano e S. Angelo Romano.
Forza Nuova, con la mia candidatura a Governatore del Lazio, si presenta agli elettori in questo delicato momento come forza di radicale di giustizia sociale e di adesione ai principi tradizionali del nostro popolo.
Pertanto mi rivolgo a tutte quelle forze che non hanno accettato per dignità e scelta di principio la logica del bipolarismo, perchè creino assieme a noi non solamente un fronte di forze elettorali, ma soprattutto una coesione di militanza e di fede capace in questo momento di ribaltare gli equilibri e di spostare energicamente l' asse politico verso i principi che hanno reso l' Italia grande nel passato e grande la renderanno nel futuro.
Eja
M.C.
Le prossime elezioni regionali del Lazio aprono la possibilità per una storica sfida non di mera sopravvivenza; si apre infatti la possibilità di una forte affermazione.
Infatti, i due partiti egemoni hanno presentato due personaggi assai simili tra loro (effetto tipico del bipolarismo). Emma Bonino, espressione del'ala più becera del laicismo, del liberismo, dell'atlantismo guerrafondaio oltre che corifera della cultura della morte e dell’abortismo più abietto, rappresenta un Partito Democratico sempre più debole e sul viale del tramonto.
Sull’altro, apparentemente opposto, versante, il Partito della Libertà è rappresentato da Renata Polverini, figlioccia politica di Gianfranco Fini, anch’egli atlantista estremo, laicista, liberista in economia e libertario nell’”etica”.
Renata Polverini ha recentemente, in più occasioni, ribadito il suo appoggio alla famigerata legge 194, responsabile dell’aborto di oltre 5 milioni di bambini italiani; non contenta, ha sostenuto la pillola abortiva e il riconosciuto giuridico, con gli inerenti vantaggi economico-sociali, per le coppie di fatto (anche omosessuali).
Inoltre, le due candidati sono strutturalmente estranee al cuore di Roma che, in questo, momento batte nelle periferie e nelle borgate romane e nei comuni della cintura oltre il Raccordo Anulare che vivono nell’abbandono sociale causato da disinteresse di tutte le amministrazioni che si sono succedute negli ultimi decenni. Vittime, per giunta, del recente assurdo Piano-Rom di Alemanno e degli illegittimi sequestri di case nelle zone di Riano e S. Angelo Romano.
Forza Nuova, con la mia candidatura a Governatore del Lazio, si presenta agli elettori in questo delicato momento come forza di radicale di giustizia sociale e di adesione ai principi tradizionali del nostro popolo.
Pertanto mi rivolgo a tutte quelle forze che non hanno accettato per dignità e scelta di principio la logica del bipolarismo, perchè creino assieme a noi non solamente un fronte di forze elettorali, ma soprattutto una coesione di militanza e di fede capace in questo momento di ribaltare gli equilibri e di spostare energicamente l' asse politico verso i principi che hanno reso l' Italia grande nel passato e grande la renderanno nel futuro.
On. Roberto Fiore
lunedì 1 febbraio 2010
La definitiva cessione di Sovranità Nazionale.
Tante sono le notizie che passano in cavalleria per la maggior parte della massa dei cittadini presi evidentemente dalla morsa precarizzazione del lavoro/sofferenza economica che comporta inevitabilmente la necessità di sopperire alla propria sopravvivenza quotidiana impedendo di fatto ogni analisi critica legata agli atti politici propriamente detti.
In questa fase, a cui si aggiungono inevitabilmente le psicosi collettive esasperate da eventi catastrofici (anche se lontane migliaia di chilometri) e dall'abile regia planetaria di presunti attentati alla "stabilità democratica" da parte di "stati canaglia nuclearizzati" ed il "rigurgito antisemita e razzista", diventa perciò più facile all'occulto governo plutocratico - che come le multinazionali (sua emanazione diretta) non hanno visibili i reali manovratori ma presentano i volti eterodiretti dei burattini di turno - muovere le proprie pedine e determinare la sua strategia con malcelata superba arroganza di chi crede di non avere più ostacoli al suo diabolico disegno finale di controllo totale del pianeta.
In Italia, tanto per dirne due, sta passando sotto un silenzio quasi generalizzato la disossificazione dell'apparato statuale con le privatizzazioni in corso d'opera di organi costituzionali come la Forze Armate e la Protezione Civile che divenendo società per azioni sfuggiranno ad ogni controllo popolare (per non parlare dell'"oro blu" - l'acqua - già dirottato inequivocabilmente nelle mani del "profitto usuraio internazionale") così come il riassetto della cassaforte del capitalismo italiano che passa attraverso "Mediobanca" che di fatto regge da decenni il reale governo del paese in procinto di diventare sempre più legata a doppio filo con la fazione più legata indissolubilmente al gancio sionista (e nei prossimi due giorni potremo commentare meglio le fasi emergenti dell'impegno di "politica estera" italiota al servizio di Israele che già non ha mancato rimarcare di considerare il nostro attuale governo quello più "amico" avuto in questi ultimi decenni).
Nel frattempo gli "sciancati della democrazia assembleare", i pupazzi della politica, sono impegnati a giocare a risiko e non c'é una realtà alternativa di lotta in grado di rappresentare senza "se" e senza "ma" il rifiuto ed il disprezzo di chi si sente ancora profondamente ITALIANO nella coscienza di Stirpe di appartenenza ad una dignità storica e di civiltà immortale.
Ancora di più d'altra parte questa situazione ci sprona a non cedere di un solo metro dalle nostre convinzioni di essere portatori sani del "virus socialnazionale" che continueremo ad inoculare anche goccia a goccia nelle menti non numerose che comunque ancora sono presenti nel tessuto della società decadente convinti che in ogni caso le porte degli inferi "non prevalebunt".
E' bene che oggi si sia sottovalutati perché rimaniamo scintille non controllabili e si sa che é dalle scintille che scaturiscono grandi incendi.
BOIA CHI MOLLA !
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