domenica 14 febbraio 2010

Anfibi chiodati.


Dopo Rosarno, ora Milano anche se con protagonisti differenti e differenti modalità. Questa volta il confronto scontro é tra gruppi etnici insediati nel territorio comunale della città meneghina, in quella parte della città ormai de-italianizzata con l'insediamento massiccio (e spesso illegale ed incontrollato nella clandestinità) di gente proveniente da altri lidi.
Di certo anche in questo caso una vera e propria guerriglia urbana, e la polemica politica fuorviante tra la destra e la sinistra in cui la prima - come solito - cerca di rimbalzare la responsabilità della situazione esplosiva alla sinistra (certamente colpevole in termini culturali con il suo approccio "multietnico") anche quando ciò che succede avviene in situazioni di governo locale e nazionale ormai da tempo nella sua sterile incapacità a fare qualcosa di "destra", e la sinistra che insiste sulle manchevolezze di governo di chi l'ha sostituita (cambiando solo i nomi nelle caselle e nelle targhette degli uffici, diciamo noi) evitando di ricordare che la "politica dell'accoglienza" di stampo "catto-comunista" é il frutto avvelenato che essa ha saputo portare in questi ultimi trent'anni.
Il dato di fatto rimane; l'incapacità ormai quasi cronica degli Italiani a saper riprendere dignitosamente  in mano le regole del gioco dimostrando che non si vuole cedere la nostra Terra metro dopo metro a chi ci sta letteralmente cacciando di casa; l'incapacità di qualsiasi partito e governo a targhe alterne di avere un progetto a medio lungo termine in merito al problema migratorio e della sicurezza (complice l'attuale chiesa cattolica) perché comunque fa comodo alla "casta" ed al "capitalismo" italiota gestire senza pudore l'afflusso di mano d'opera a basso costo; l'ignavia con cui la massa accetta supinamente come inevitabili queste situazioni perché presa dalle proprie egoistiche necessità e lobotomizzata dal consumismo e dalle sue trappole (a partire dall'incultura generalizzata della televisione spazzatura, dei "sogni effimeri" dell'Avere, della propaganda spacciata per cronaca e notizia, del pettegolezzo da suburba).
Di fronte a questo scivolamento verso l'inferno il Centro Studi Socialismo Nazionale si opporrà insieme ad altre Comunità; intendiamo riprenderci  il controllo del territorio, il controllo della Nostra Terra, intendiamo ricomporre la Comunità della Nazione contro ogni mafia, contro ogni invasione culturale ed etnica, contro la paura dei connazionali conigli, contro gli occupanti venuti con i carri armati, il chewingum e la coca-cola a lobotomizzarci con le loro menzogne.
Insomma ci vogliamo riprendere le nostre case se serve anche prendendo a calci nel sedere tutti coloro che si sono arresi, contro coloro che si sono venduti a TUTTI gli stranieri.
La nostra non é xenofobia perché accettiamo con noi tutti coloro che insieme a Noi vogliono ridare all'Italia il peso di Nazione faro di Civiltà in Europa e nel mondo e per fare questo sono disposti con noi a ricreare il concetto etico ed antico di Stirpe.
Chi non sarà con Noi, sarà contro di Noi e non avremo bisogno di controllare i passaporti "casa per casa", "porta a porta", sapremo esattamente riconoscere la linea del fronte e sapremo esattamente il Nemico che avremo di fronte.